A4, quei 33 chilometri maledetti: 8 morti in 5 mesi

Una 86enne e una 49enne le ultime vittime in un maxi scontro. Feriti anche un uomo e una donna: tutti della stessa famiglia Il vero incubo è la barriera della Ghisolfa, una trappola d’asfalto

Il tragico incidente sull'A4 in cui hanno perso la vita 2 donne

Il tragico incidente sull'A4 in cui hanno perso la vita 2 donne

Un tamponamento violento che semina morte. Due mezzi pesanti e due auto coinvolte. Sono le 12.18 di ieri quando sull’autostrada A4 Milano Torino a poche centinaia di metri dalla barriera Milano Ghisolfa si registra l’ennesimo incidente stradale: un nucleo familiare distrutto, 2 donne morte, tre feriti di cui uno in codice rosso. Sono i numeri dell’ultimo drammatico incidente in ordine di tempo avvenuto sul tratto “urbano” della A4, nel territorio di Rho, una striscia di asfalto ad alta pericolosità dove da inizio anno sono morte già otto persone e non si contano i feriti.

Le indagini per ricostruire l’incidente di ieri sono ancora in corso ma dalle prime ipotesi sembra che l’autoarticolato, forse per una distrazione del conducente, abbia tamponato i mezzi che lo precedevano dando vita a un tamponamento a catena. Prima avrebbe travolto una Citroen C3 sulla quale viaggiava un nucleo familiare, poi una Renault Clio sulla quale viaggiava una donna, rimasta ferita gravemente, e quindi i due camion, uno dei quali trasportava delle bombole per il gas che fortunatamente erano vuote. Le vittime viaggiavano sulla Renault Clio e appartengono a un unico nucleo familiare: sono una donna di 86 anni che era seduta sul sedile posteriore, come l’altra vittima, che ne aveva 49.

Alla guida dell’auto c’era una cinquantenne trasportata in eliambulanza all’ospedale San Gerardo di Monza in codice rosso: le sono stati riscontrati un trauma cranico e traumi a torace, addome e bacino. Al suo fianco, lato passeggero, viaggiava un uomo di 55 anni trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano in codice giallo per trauma cranico al bacino e alla schiena. Il gruppo familiare sarebbe stato costituito da una anziana madre, due figli e la nuora. Sulla Clio viaggiava una donna di 37 anni anch’essa rimasta ferita con traumi al torace e alla schiena e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Milano in codice giallo.

Dalla barriera di Milano Ghisolfa alla Barriera Milano Est sono 33 chilometri interessati quotidianamente da incidenti stradali. Il vero incubo però è proprio nell’ultimo chilometro, prima e dopo la barriera della Ghisolfa. La sequenza è da incubo. Il 31 gennaio in seguito a un tamponamento violento un camionista di 40 anni è morto all’altezza di Certosa. Alla guida del suo mezzo aveva tamponato un’autocisterna perdendo la vita sul colpo. Sabato 18 febbraio Laura Amato, 54 anni, e Claudia Turconi, 60, erano ferme al casello alla barriera della Ghisolfa, a bordo di una Lancia Y, stavano pagando prima di imboccare l’autostrada direzione Torino quando una Lancia Musa condotta da un 39enne originario del Marocco è piombata su di loro senza lasciare scampo alle due amiche. Il 22 febbraio perse la vita Beatrice Dell’Orto dopo l’impatto tra il suo Volkswagen Caddy e un camion. La donna addestratrice cinofila, residente a Seregno, faceva parte dell’Associazione tutela allevamento e addestramento cinofilo italiano e trasportava due cani.

Il 3 marzo un’altra tragedia: Antonella Rossetti, 58enne, e la nipote Loredana Raimondo di soli 15 anni hanno perso la vita in un tamponamento a catena. Il 29 maggio a morire sulla A4, nel tratto urbano tra Pero Fiera Milano e l’uscita di viale Certosa, in direzione del capoluogo lombardo, è stato un ragazzo di 25 anni. Secondo una prima ricostruzione da parte della polizia stradale intervenuta sul posto il 25enne era alla guida di un furgoncino quando ha tamponato violentemente un mezzo pesante, carico di bombole d’ossigeno. Ieri l’ennesima tragedia, ancora auto e camion, ancora tamponamenti. Una scia di sangue.

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