Nuove nevicate in arrivo: “Non è ancora finita”. Dove e quando: la mappa della neve e le previsioni meteo in Lombardia

Stanno arrivando le tempeste gemelle sul Nord d’Italia. Prevista una nuova fitta imbiancata sulle Alpi (per la gioia degli operatori del turismo). Cosa sapere per la nostra regione

Neve? Anche in Lombardia non è ancora finita. Dopo un week-end nel segno del maltempo (con pioggia e fiocchi bianchi) la regione sta vivendo una breve e parziale tregua. Ma la situazione è destinata a cambiare nuovamente con l’avvicinarsi del fine settimana. Da sabato, infatti, l'area depressionaria prenderà sempre più forza, rinvigorita dalla cosiddetta 'Corrente a Getto Polare’, che nel frattempo si sarà tuffata nel Mediterraneo: ecco che si svilupperanno ben due perturbazioni, una sabato ed una domenica con la stessa traiettoria e la stessa dinamica. Avremo le 'Tempeste Gemelle’ con maltempo al Centro-Nord e con tantissima neve sulle Alpi. Un quadro che arriva a pochi giorni dalla super neve che – come da previsioni – ha sommerso le zone alpine di Valle d’Aosta e Piemonte. Un manto bianco alto oltre 150 cm, che in alcune zone non si vedeva da più di un decennio.  

Le spettacolari immagini di Sestriere ricoperto da quasi 2 metri di neve dopo le intense nevicate degli ultimi giorni
Le spettacolari immagini di Sestriere ricoperto da quasi 2 metri di neve dopo le intense nevicate degli ultimi giorni

Ma cosa succederà in Lombardia? Ecco le previsioni tratte dal bollettino meteo dell’Arpa, giorno dopo giorno. “Oggi, mercoledì 6 marzo, transito di un minimo depressionario con residui rovesci e rinforzi di vento, e schiarite più ampie dal pomeriggio. L'allontanamento della struttura più attiva lascia poi una circolazione sinottica debole sulla regione: giovedì 7 marzo sarà più soleggiato e asciutto”, spiega l’Arpa Lombardia. Ma attenzione: “Venerdì 8 marzo una perturbazione in avvicinamento dal Nord Atlantico porterà nuvolosità diffusa e nuove precipitazioni, in intensificazione nel fine settimana, con venti in rinforzo anche in pianura”. Nella giornata di sabato 9 marzo, in particolare, occhio alla neve sulle zone alpine e prealpine. Sono previste precipitazioni deboli diffuse al mattino, più insistenti sulle Prealpi, poi in ripresa dalla sera sui settori occidentali. La neve è prevista a partire dai 900-1000 metri. E domenica 10 marzo? “Il tempo sarà molto nuvoloso o coperto con precipitazioni diffuse e in genere moderate fino al mattino. Dal pomeriggio irregolari e parziali schiarite con rovesci e temporali più sparsi”.

Previsioni meteo per la Lombardia (dal bollettino di Arpa Lombardia)
Previsioni meteo per la Lombardia (dal bollettino di Arpa Lombardia)

Le nevicate dello scorso week-end e quelle che, secondo le previsioni meteo, sono nuovamente in vista, profilano un finale di inverno che fa sorridere gli operatori turistici. Almeno sulle Alpi lombarde questa stagione invernale verrà ricordata come una delle migliori di sempre, a dispetto del caldo assurdo registrato in certe giornate. Peraltro, resa oltremodo speciale dalle nevicate di questi ultimi giorni e dall’assenza del “su e giù” che in passato alternava ai picchi di Sant’Ambrogio, Natale, Capodanno e febbraio (mese canonico delle Settimane Bianche) i cali fisiologici dei periodi intermedi (specie a gennaio dopo l’Epifania). Pura evidenza. Suffragata appunto dai dati ma anche dalla reputazione di ski-aree che hanno imparato a declinare la loro offerta non solo sullo sci alpino ma anche sulle tante experience oggi particolarmente richieste dal pubblico. 

Neve lungo la strada per Morterone
Neve lungo la strada per Morterone

Buone notizie intanto arrivano dal Lecchese, a Morterone. Quanti abitano o l’hanno scelta come buen retiro, da ieri, dopo 12 giorni di "arresti domiciliari", possono finalmente andare e venire a piacimento dal paese più piccolo d’Italia. La Sp 63, unico collegamento con il borgo montano alle pendici del Resegone, che era chiusa dal 23 febbraio scorso, è stata infatti riaperta al transito. La serrata era scattata per il forte pericolo di valanghe, dovuto alle abbondanti nevicate prima e poi alla pioggia e alle temperature in aumento, che hanno reso estremamente instabile il manto bianco sul ripido pendio su cui si inerpicano i 16 chilometri di strada tra Ballabio e Morterone.