DANIELE DE SALVO
Cronaca

Bloccati dalla neve per 12 giorni. Finita la “prigionia“ sui monti. Morterone torna accessibile

La Provinciale 63 è stata riaperta al transito delle auto dopo l’allerta per il rischio valanghe. Il collegamento con il fondovalle sarà ancora interrotto, ma solo parzialmente per i lavori.

Bloccati dalla neve per 12 giorni. Finita la “prigionia“ sui monti. Morterone torna accessibile

Bloccati dalla neve per 12 giorni. Finita la “prigionia“ sui monti. Morterone torna accessibile

Liberi, finalmente liberi. Quanti a Morterone abitano o l’hanno scelta come buen retiro, da ieri, dopo 12 giorni di "arresti domiciliari", possono finalmente andare e venire a piacimento dal paese più piccolo d’Italia.

La Sp 63, unico collegamento con il borgo montano alle pendici del Resegone, che era chiusa dal 23 febbraio scorso, è stata infatti riaperta al transito. La serrata era scattata per il forte pericolo di valanghe, dovuto alle abbondanti nevicate prima e poi alla pioggia e alle temperature in aumento, che hanno reso estremamente instabile il manto bianco sul ripido pendio su cui si inerpicano i 16 chilometri di strada tra Ballabio e Morterone. "Persiste un grado di pericolo di valanghe 3 marcato, ma per i luoghi posti oltre i 1.800 metri di altezza, quindi oltre la quota massima raggiunta dalla strada provinciale di circa 1.200 metri", spiega Fabio Valsecchi, responsabile della Viabilità di Villa Locatelli, cui compete la manutenzione e la gestione della Sp 63. La provinciale verrà tuttavia probabilmente chiusa di nuovo, sebbene solo parzialmente, non per il rischio di slavine, semmai per lavori in corso.

Comincerà a breve l’intervento di manutenzione straordinaria dei ponti lungo la Sp 63. È un’opera da quasi mezzo milione di euro, che verrà conclusa entro la primavera del 2025. Verrà rifatto e allargato il ponte sopra il torrente Grigna, nel fondovalle di Ballabio. Si prevede, inoltre, di intervenire su altri due ponti. Andare e venire da Morterone sarà quindi più agevole e pure più sicuro, sia per chi lì risiede in pianta stabile, lavora, ci soggiorno per vacanza, sia per chi va e viene per escursioni e passeggiate piuttosto che per mangiate in compagnia. Per evitare le ripetute chiusure invernali per il rischio di valanghe, che costringono all’isolamento forzato gli irriducibili morteronesi, occorrono tuttavia ben altri tipi di lavori, come muraglioni e tettoie paravalanghe, almeno nei punti più critica.