TOMMASO PAPA
Economia

Fulgar, la crisi del tessile: “Calo dei consumi e concorrenza. Ormai la cassa non basta più”. E annuncia 60 esuberi

Nello stabilimento di Castel Goffredo, nel Mantovano, ci sono 370 dipendenti e si era già ricorsi agli ammortizzatori sociali

Attilia Casnici, amministratore delegato Fulgar

Attilia Casnici, amministratore delegato Fulgar

Castel Goffredo (Mantova) – La diminuzione dei consumi e la concorrenza asiatica a prezzi stracciati stanno mettendo a dura prova il comparto tessile, senza risparmiare le sue eccellenze. È il caso della Fulgar, punta di diamante del distretto mantovano dei filati, che ha annunciato ai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil una sessantina di esuberi per il prossimo autunno.

Alla Fulgar, 370 dipendenti nello stabilimento di Castel Goffredo, i segnali di crisi erano giunti già da tempo ed erano stati affrontati ricorrendo agli ammortizzatori sociali. “Dopo anni di cassa integrazione ordinaria e straordinaria – ha dichiarato Attilia Casnici, amministratore delegato della Fulgar – alla luce della congiuntura di mercato, purtroppo ci vediamo costretti a considerare una sessantina di esuberi”. Casnici non è ottimista sulle prospettive a breve termine: “Produciamo tessuti e la gente compra sempre meno. E poi i cinesi: coi loro prezzi non possiamo essere competitivi”.

Il ciclo di “cassa“, iniziato il 7 maggio, si concluderà l’8 novembre. Poi si vedrà. L’annuncio dei licenziamenti ha fatto salire la tensione tra i dipendenti, che ieri mattina si sono riuniti in assemblea. Domani l’incontro dei rappresentanti sindacali con i vertici dell’azienda per conoscere i dettagli anche cronologici della procedura.

Nonostante le difficoltà, Fulgar resta un esempio di sostenibilità e innovazione nel settore dei filati in poliammide e non solo. Recentemente l’azienda è entrata nel gruppo dei 13 partner strategici del progetto europeo T-REX (Textile Recycling Excellence), avviato nel 2022. Ogni anno, solo nell’Unione Europea, si generano, infatti, oltre 6,95 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. La maggior parte di questi finisce in discarica o viene incenerita. In questo contesto, T-REX ha proposto soluzioni tecnologiche ed economiche per il riciclo su larga scala entro il 2030.

Il contributo di Fulgar è stato centrale nel dimostrare la fattibilità tecnica di filare la poliammide 6 riciclata. E ancora, i filati di Fulgar sono stati scelti da Albini 1876, prestigiosa azienda di tessuti della Bergamasca, per una capsule collection presentata per l‘autunno-inverno. Un alto prodotto Fulgar è stato scelto dai clienti più attenti all’ambiente perché è un filato interamente ricavato dai semi di ricino.