TOMMASO PAPA
Economia

Agrifood, incontro con il mondo Riso e lambrusco: l’export è servito

I produttori mantovani e cremonesi a confronto con i buyer stranieri. “Nella food valley troviamo eccellenze”

Raccolta del riso

Raccolta del riso

Mantova – Un ponte con i mercati stranieri, costruito soprattutto per le piccole aziende dell’agroalimentare: è questo l’obiettivo che Unicredit persegue con le sue giornate di incontri tra imprese italiane e buyer stranieri. La terza edizione di B2B Agrifood Experience si è svolta a Mantova e vi hanno partecipato 32 produttori provenienti dal territorio virgiliano e dalla vicina Cremona. A interloquire con le realtà italiane, alla ricerca di nuovi prodotti e di inedite eccellenze, sono arrivati compratori provenienti da Francia, Danimarca, Germania, Polonia, Romania e Ungheria. Tra esperti si è parlato di confezioni, trasporti, consegne e anche di prezzi, ma soprattutto di qualità. “Il mercato francese adora i prodotti italiani - rivelava ieri un’operatrice d’Oltralpe - e apprezza le vostre eccellenze. Veniamo qui nella food valley per cercare un po’ di tutto, non abbiamo uno specifico prodotto da favorire”.

Nell’elenco delle aziende presenti facevano parte i produttori di cereali, di alimenti della catena lattiero-casearia, di vini ed eccellenze suinicole. E infatti riso, lambrusco, salumi e ovviamente grana e parmigiano, sono stati i ‘gioielli’ mostrati al pubblico dei compratori. Il mercato straniero è sempre più decisivo per l’agrifood italiano. Lo ha confermato Luca Caldera, responsabile Unicredit per lo sviluppo dei territori in Lombardia: “Il fatturato nazionale complessivo - ha detto - si aggira sui 64 miliardi di euro, è aumentato del 6% in un anno e il 42% di esso è prodotto dalle tre regioni-chiave: qui in Lombardia, e qui vicino, in Veneto ed Emilia Romagna”.

Il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, ha sottolineato che le difficoltà di un mercato interno che non cresce rendono essenziale l’export: “A Mantova abbiamo la fortuna di ospitare una realtà poliedrica. Il grosso è costituito dalla zootecnia che si basa sui pilastri suinicolo e del latte. Ma sta crescendo anche l’ortofrutta, pensiamo alla produzione di meloni”. I dati confermano le sue parole: nel 2023, secondo la Camera di Commercio di Mantova, le esportazioni dell’agroalimentare, il 13,4% del totale, hanno raggiunto la quota di oltre un miliardo di euro, con un incremento del 3,8% sul 2022. Al B2B mantovano hanno contribuito le Camere di commercio virgiliana e quella di Cremona, oltre all’Api per le piccole aziende mantovane.