
Attrezzeria Universal: il montastampi Die Turnover scelto da General Motors
Suzzara (Mantova) – A Gravataì, città del Brasile meridionale nello stato del Rio Grande do Sul, General Motors ha uno dei suo stabilimenti di produzione. E fin lì è arrivata una piccola-grande eccellenza lombarda, richiesta dal colosso dell’automobile. Ai profani il nome dice poco, ai tecnici molto di più: si tratta di una macchina montastampi, un’attrezzatura di alta ingegneria meccanica, nata dall’inventiva di un tecnico-artigiano della Bassa mantovana e che sta conquistando il settore. La montastampi allestita in Brasile è la più grande del mondo, può lavorare lamerati fino a 50 tonnellate, lunghi oltre 6 metri e larghi 2.
Ma per capire meglio di che si tratta è necessario fare un salto di luogo e di tempo. Esattamente a Suzzara, nell’Attrezzeria Universal, che la crea e la esporta nel mondo. “L’ultima nata, realizzata per GM, si chiama Die Turnover - spiega Alessio Caramaschi, ingegnere e manager esecutivo - e la sua caratteristica principale è la sicurezza. Il procedimento degli stampi è uguale dappertutto: la porta di un frigo, il fronte di una lavatrice, la portiera di un’auto, derivano da uno stampo sempre uguale che va rimosso a mano. È il momento più pericoloso per un operaio. Noi, grazie all’invenzione di mio padre (Armando Caramaschi, che aprì l’Universal nel 1972, ndr) siamo in grado di eliminarlo e di rendere la lavorazione più veloce e sicura”. General Motors ha creduto al progetto e per un anno, in videoconferenza da un continente all’altro, ha preparato l’arrivo della macchina in Brasile. Lì un team di tecnici dell’Universal ha provveduto all’allestimento. La fabbrica di Gravataì produce le Chevrolet Onix. Ed è stata un’esperienza eccezionale quella vissuta da Davide Bergamini, Marco Ferrari, Roberto Lacanale, Alessio e Alessandro Caramaschi (eredi del fondatore) e dall’unica donna del gruppo, Giada Agoletti.
Tra i segreti della grande macchina per il ribaltamento stampi (quella in funzione è brevettata per pezzi fino a 33 tonnellate) c’è uno speciale software in grado di interagire con la parte meccanica. Lo sbarco di Attrezzeria Universal in Brasile costituisce un ulteriore passo decisivo nello sviluppo dell’azienda. Oggi il fatturato arriva a 5 milioni e i dipendenti diretti sono una trentina. GM però ha già ordinato altre due macchine per altrettanti stabilimenti e, spiega ancora Alessio Caramaschi, la fabbriza di Suzzara sta aggredendo sempre di più il mercato straniero: “Il nostro export va dal 50 al 70% del fatturato: stiamo lavorando molto in Polonia e ancora di più in Turchia. I volumi dipendono dall’importanza degli ordini. In passato una macchina costava 250-300 mila euro. Oggi si arriva a un milione e più”. Ma questo non pregiudica la competitività: “I clienti sanno di spendere di più ma anche di ottimizzare la produzione”. Die Turnover è stata presentata con successo in autunno alla Fiera di Hannover e con il nuovo macchinario General Motors ha vinto un premio del settore per l’Innovation Technology.