
Le indagini sono state condotte dai carabinieri
Viadana (Mantova), 15 settembre 2025 – I carabinieri del locale Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato un intero nucleo familiare, composto da padre, madre e figlio, tutti italiani, ritenuti responsabili del reato di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I sospetti
I sospetti dei carabinieri nascono dell’inusuale andirivieni dalla residenza della famiglia, che abita in località Cicognara di Viadana, persone ed autovetture che si fermavano dinanzi la casa per pochi minuti per poi andare via. In particolar modo nelle ore serali e notturne dei weekend.
L’appostamento
I primi riscontri permettevano di acquisire concreti elementi per ritenere che in quel posto vi fosse in atto una consistente attività di spaccio al dettaglio e così, nella serata di venerdì scorso, gli uomini dell’arma hanno messo in campo un mirato servizio di osservazione che permetteva di localizzare con precisione l’abitazione ove si svolgeva la presunta attività illecita e di individuare uno degli occupanti.
Il blitz
I carabinieri nel corso dell’attività notavano che l’uomo, un 53enne italiano, cedeva delle dosi di stupefacente a degli acquirenti giunti in auto. Decidevano, quindi, di intervenire provvedendo a bloccarlo, identificarlo e sottoporlo ad accurata perquisizione che veniva estesa anche all’abitazione, dove i militari sorprendevano la coniuge, una italiana di 55 anni, ed il figlio 28enne impegnati a confezionare singole dosi di stupefacente.
Market della droga
Le successive operazioni di verifica e perquisizione permettevano di accertare che si trattava di un vero e proprio “market della droga”: centinaia di dosi di hashish, marijuana e cocaina nonché il raro olio di hashish contenuto anche in vaporizzatori illegali per sigarette elettroniche.
Nel complesso, i carabinieri hanno rionvenuto nell’abitazione quasi 2 chilogrammi di stupefacenti di vario tipo, oltre a 25mila euro in denaro contante, ritenuti provento dell’attività di spaccio, bilancini elettronici di precisione e materiale vario per il confezionamento.
In manette
I tre soggetti, tutti “insospettabili”, venivano quindi dichiarati in arresto e, dopo le formalità di rito, tradotti presso la casa circondariale di Mantova a disposizione del competente Magistrato di turno della Procura della Repubblica virgiliana.