Trent’anni al servizio dei più fragili: il Pellicano racconta il suo impegno

Il Pellicano celebra i suoi primi trent’anni, con l’entusiasmo di chi guarda sempre avanti facendo tesoro del passato. " Mi vedo sempre insieme ad altre persone, soprattutto ad amici o gente che mi era vicina e condivideva un po’ i valori e gli ideali in cui ovviamente credevo, e credo ancora oggi, dalla condivisione alla fratellanza, dal servizio alla solidarietà" spiega Peppo Castelvecchio il fondatore della comunità sorta all’interno della cascina in località Monte Oliveto, che ospita 27 persone con problemi di dipendenza da stupefacenti o sostanze psicotrope. Una scommessa che affonda le sue radici lontano: "Questa comunità era stata aperta nel 1982, da don Leandro Rossi, all’inizio di quella che poi sarebbe diventata la rete di Famiglia Nuova" continua Castelvecchio. Nel 1991 le prime ristrutturazioni e i cambiamenti raccontati poi nel libro "L’utopia possibile". Nel 2011 i lavori per la social housing che parte dalla ristrutturazione della vecchia cascina per diventare il centro della comunità. Tra due settimane sarà dedicato un weekend ai primi trent’anni. Sabato primo ottobre dalle ore 16.30 incontro con testimonianze, ricordi, proiezioni, progetti. Nel corso dell’evento Luca Milani presenterà il suo album Warriors Grow Up And Die. Domenica due: alle ore 10 S. Messa; ore 11, Giuseppe Bertelé presenterà Born In Laus Pompeia e la sua attività di scrittore; dalle ore 12, pranzo condiviso e, a seguire, consegna dei riconoscimenti della comunità Il Pellicano. Daniele Rescaglio