MARIO BORRA
Cronaca

San Fiorano, la vita del nonno nel qr-code sulla sua tomba

L’idea del 35enne Marzio Toniolo: "Pochi i due dati anagrafici sulla lapide"

Marzio Toniolo vicino alla tomba del nonno

Marzio Toniolo vicino alla tomba del nonno

San Fiorano (Lodi), 28 ottobre 2020 - L’Antologia di Spoon River raccontava, in forma di epitaffio, la vita di coloro che erano residenti in quell’immaginaria piccola città americana. E quello che Marzio Toniolo, 35 anni insegnante e fotoreporter, intende promuovere, è - mutatis mutandis - quanto più vicino ci possa essere.

Toniolo ha infatti creato un codice Qr, di quelli ormai abitualmente utilizzati per avere informazioni di qualsiasi genere tramite la lettura con il telefonino, per immagazzinare informazioni e notizie riguardanti il proprio nonno, Luigi Verani (per tutti Gino), scomparso circa un mese e mezzo fa. Una sorta di piccola memoria virtuale, che potrà essere mandata ai posteri e soprattutto visionata da chiunque. Basta avere un cellulare ed avvicinarlo al piccolo codice a matrice che Toniolo ha posto sulla tomba del cimitero di San Fiorano, dove giacciono le spoglie del nonno 88enne: subito dopo, compariranno foto, testi, ricordi del defunto. Un database sicuramente più ricco di una semplice fotografia e di due dati anagrafici posti sulla lapide.

"Esiste già in Giappone questa usanza – spiega Toniolo –. Quindi ho creato questo codice che si collega al mio sito e, in questo modo, si può approfondire la vita della persona e quello che ha fatto durante la sua esistenza. E tutti possono farlo: parenti, amici oppure semplici persone che sono curiose di saperne di più". L’insegnante sanfioranese, durante il lockdown, ha fissato in centinaia di fotografie la vita quotidiana della propria famiglia e del proprio paese. Anche il nonno è stato protagonista di questi scatti. La sua produzione di immagini gli è valsa pure il premio internazionale Flaiano, speciale per il giornalismo. "Io ho invitato, ed invito le persone, a farlo. È un modo per perpetuare la memoria, per mantenere vivo il ricordo delle persone care, che non ci sono più".