Arriva il nuovo Isee, l'assessore assicura: "Sarà più equo"

"Il nuovo Isee, che dovrebbe entrare in vigore l’anno prossimo, cambierà i parametri di calcolo facendo pesare maggiormente la parte patrimoniale, case o altri beni di proprietà, rispetto al passato" di Laura De benedetti

 L’assessore al Bilancio Erika Bressani (Cavalleri)

L’assessore al Bilancio Erika Bressani (Cavalleri)

Lodi, 22 agosto 2014 - «Il nuovo Isee, che dovrebbe entrare in vigore l’anno prossimo, cambierà i parametri di calcolo facendo pesare maggiormente la parte patrimoniale, case o altri beni di proprietà, rispetto al passato; inoltre le valutazioni cambieranno a seconda che si chiedano sconti o esenzioni di servizi pubblici per la scuola o per la residenza anziani e i parametri di accesso rischiano di essere molto alti. Ma l’aspetto positivo è che i comuni potranno affiancare degli strumenti correttivi locali, che stiamo già sperimentando». Erika Bressani, assessore comunale al Bilancio, anticipa così i contenuti del dibattito ‘Nuovo Isee e fattore famiglia: una prospettiva per la nostra città’, che avrà luogo sabato 6 settembre, alle 16, durante la Festa dell’Unità all’area del Capanno.

«Lo sviluppo di un nuovo welfare passa attraverso l’Isee — aggiunge l’assessore —. Noi già oggi abbiamo deciso di puntare alla tutela delle famiglie. Un esempio? Quest’anno per la prima volta abbiamo introdotto uno sgravio nella tassa rifiuti a partire dalle famiglie con due figli, e non solo da quelle con almeno 4 figli, e abbiamo alzato il limite di reddito a 25mila euro per i rifiuti e a 20mila per la scuola, facendo rientrare più persone tra gli aventi diritto agli sgravi. Non abbiamo idea, però, al momento, di quanto il nuovo Isee possa gravare sul bilancio, perché probabilmente potremmo dover intervenire di più sulle rette degli anziani nelle case di riposo, nè sappiamo se possa andare a beneficio o meno dell’utente. Di certo sarà uno strumento perequativo che ci permetterà di andare a verificare la situazione di chi chiede aiuto tramite le banche dati, anche per evitare di aiutare chi, in realtà, ha un patrimonio alle spalle. Ad esempio finora bisognava presentare l’estratto conto del mese di dicembre; con le nuove impostazioni bisognerà presentare tutta l’annualità anche per evitare, come ci hanno confermato alcuni bancari, che qualcuno a novembre prelevi per lasciare sul conto il minimo necessario e ottenere gli aiuti. Allo stesso modo dovrà presentare l’Isee anche il coniuge separato, non convivente. Un Isee più dettagliato, comunque, ci permetterà di avere più dati per analizzare il bisogno».

laura.debenedetti@ilgiorno.net