
La tartaruga Ninja Bob
Somaglia (Lodi), 25 agosto 2020 - Affida la tartaruga ad un’amica ma muore per un malore, dopo un anno l’animale è cresciuto e cerca casa: “Per le sue dimensioni non può più restare lì”. L’appello arriva dai volontari animalisti di Somaglia e in particolare dalla gattara Virginia Bescapé.
“Un anno fa una 50enne di Somaglia, proprietaria di una piccola tartaruga d’acqua, si è spostata fuori provincia per andare a trovare i genitori. Non potendo portare la tartaruga con sé, la lodigiana l’ha quindi momentaneamente affidata ad un’amica fidata che, nel frattempo, se ne è presa cura. Il viaggio dai familiari si è però concluso in tragedia perché, mentre era ancora via da casa, la donna ha accusato un malore fatale ed ha perso la vita” ricorda dispiaciuta la signora. Si tratta di una testuggine aliena, che va però gestita con cura e prima dell’affido deve essere tracciata da canali istituzionali. “Ninja bob, sta cercando casa perché, essendo molto cresciuta, ha bisogno di un laghetto o uno spazio idoneo in cui vivere e non potrà più rimanere a nuotare in una semplice vaschetta– spiega ancora Bescapé –Stiamo cercando la giusta soluzione, molto grati all’affezionata amica che non l’ha mai abbandonata e sta cercando con amore un rimedio. Lei stessa vorrebbe una sistemazione degna dell’amore dell’amica”. C’è stata, a monte, la correttezza di non disfarsi dell’animale, come purtroppo fanno molti, con pericolo per l’ambiente, nel canale più vicino. Ma soprattutto questa è una storia d’affetto per cui si cerca un lieto fine.
“La tartaruga potrebbe finire in un centro ittico, dato che noi abbiamo trovato una possibilità di affido tramite la Regione Lombardia, che ha attivato un progetto per tartarughe e ne garantisce il ritiro per evitare abbandoni (queste specie creano danni alla fauna, ndr) – anticipa Bescapé – E useremo questa carta se non ci sarà altro rimedio alla triste situazione. In realtà, però, tutti noi speriamo che qualcuno si faccia avanti per prendersi cura della beniamina in modo più affettuoso e degno del ricordo della compianta” conclude.