Smercio di droga nell'hinterland milanese: 17 custodie cautelari, una a Mulazzano

La polizia ha portato in carcere un uomo albanese di 30 anni sospettato di far parte di una associazione a delinquere dedita allo spaccio

La polizia di Lodi

La polizia di Lodi

Mulazzano (Lodi) - Batterie di pusher nell’hinterland milanese, scattano 17 custodie cautelari in carcere. Un uomo è stato fermato a Mulazzano e portato in carcere a Lodi dalla squadra mobile lodigiana. Gli agenti hanno infatti collaborato, con i colleghi della Questura di Milano, per notificare le custodie cautelari agli indagati di un’indagine partita a febbraio 2021 e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Milano.

E un uomo di Mulazzano, che si trovava già ai domiciliari per droga, è stato quindi portato nel carcere Cagnola di Lodi. L’obiettivo è contrastare il traffico di stupefacenti nei dintorni di Milano, a partire dal noto bosco di Rogoredo. Secondo l’accusa, si tratterebbe di un’associazione a delinquere, finalizzata appunto allo smercio di droga, composta da albanesi e marocchini.

Questi ultimi operativi con il ruolo di “capi” delle varie zone boschive interessate. Uno dei 17 fermati, di nazionalità marocchina, era già stato arrestato dalla polizia lodigiana perché accusato di spacciare nel Pavese. Avrebbe smerciato stupefacenti nelle campagne pavesi di Vidigulfo, Landriano, Bornasco, Siziano e Locate Triulzi.