LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

"Si prega di toccare i dipinti". Aperta la mostra dell’inclusione

Una benda sugli occhi per coprire fino all’ultimo spiraglio di luce. Braccia sconosciute che, come dei “ciceroni”, accompagnano il visitatore...

La mostra a Palazzo Ghisi propone un’esperienza di crescita personale

La mostra a Palazzo Ghisi propone un’esperienza di crescita personale

Una benda sugli occhi per coprire fino all’ultimo spiraglio di luce. Braccia sconosciute che, come dei “ciceroni”, accompagnano il visitatore attraverso lo spazio impercettibile. E, infine, un percorso fitto di opere d’arte, dove a prevalere è il tatto, unico tra gli altri sensi impiegabile nella scoperta dell’arte per chi con essa non può stabilire un altro rapporto. I visitatori da oggi, a Palazzo Ghisi (già Sommariva) di corso Roma potranno sperimentare il punto di vista di una persona cieca, ipovedente o con altre disabilità visive, grazie alla mostra d’arte sensoriale “Si Prega di Toccare", inaugurata ieri.

Una mostra d’arte tattile, alla settima edizione, organizzata dalla sezione Territoriale di Lodi dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. "Una mostra che è segno di grande coesione, che permette di guardare il mondo e di conoscerlo attraverso un altro punto di vista: il tatto – spiega Simonetta Pozzoli, assessora al Welfare e alle Politiche di coesione sociale –. Questo senso permette ai vedenti di sviluppare un nuovo tipo di immaginazione perché, approcciando un’opera d’arte senza vederla, sono costretti ad accoglierla sviluppando gli altri sensi". Si tratta dunque di una modalità artistica di inclusione, che spinge chiunque voglia mettersi in gioco a comprendere l’arte senza osservala. "Un passo di inclusione che noi teniamo a promuovere – ha sottolineato la giovane e neoeletta presidente dell’UICI di Lodi, Arianna Sofia Ferrari –. Ci si benda e si tocca. È una mostra nata tempo fa da un progetto che passo dopo passo è diventata sempre più grande e cesellata, quasi fino alla perfezione".

L’iniziativa rientra all’interno degli ottantotto eventi annuali ospitati tra le mura del Palazzo dalla Banca Centropadana. "La metà di questi eventi hanno finalità culturali e sociali" ha spiegato il direttore Luca Barni.L.R.C.