Serio alto, "però la nostra città è ben protetta"

Non preoccupa, a Crema, la piena del Serio dopo le abbondanti piogge di ieri. Il fiume si è ingrossato, la seconda volta in pochi giorni, dopo che lunedì la situazione era stata più minacciosa con le acque alzate di oltre un metro in un paio di ore e arrivate a lambire le rive cittadine, esondando nei terreni golenali del parco del Serio a monte, in territorio di Sergnano, ma senza causare danni. La piena di ieri non ha superato i livelli di attenzione. "Dobbiamo ritenerci fortunati ad abitare a Crema – dice l’ambientalista Gianemilio Ardigò –. Ci salvano il reticolato sotterraneo, il Cresmiero, l’area del Moso e per il Serio la poca cementificazione dell’alveo essendoci il Parco. Sicuramente gli eventi non sono più regolari: siccità o troppa pioggia concentrata in poco tempo sono difficili da controllare e non basta fare opera di pulizia locale se poi a monte non puliscono". Altro fattore importante è la diga nella bergamasca: se ha troppa acqua, viene aperta e questo comporta sei ore più tardi l’arrivo della piena. Ma anche in questo caso tutto è contenuto nei terreni golenali. L’ultima piena che ha preoccupato è stata tre anni fa, quando anche in città, lato sinistro, il Serio è uscito dalle parti del quartiere Castelnuovo". P.G.R.