PAOLA ARENSI
PAOLA ARENSI
Cronaca

Schianto fatale sulla sp26: "Il vespista invase la corsia"

San Martino in Strada (Lodi), le conclusioni del perito

La vittima Mauro Tresoldi aveva 56 anni Aveva lavorato come sindacalista e dipendente della Croce Rossa e cancelliere

La vittima Mauro Tresoldi aveva 56 anni Aveva lavorato come sindacalista e dipendente della Croce Rossa e cancelliere

Deceduto dopo lo scontro tra la sua amata Vespa e un furgone, la perizia del gip scagionerebbe il conducente della vettura e indica anzi che sarebbe stato lui a invadere la corsia opposta. Queste le conclusioni cui è giunto il perito Mauro Roberto Mariani nominato dal gip di Lodi nell’incidente probatorio richiesto dal difensore del conducente del furgone in merito all’incidente avvenuto alle 5.50 del 15 novembre 2024 sulla provinciale 26 a Cavenago d’Adda in cui perse la vita il 56enne Mauro Tresoldi. La vittima abitava a Turano Lodigiano, era stato sindacalista ed ex dipendente della Croce rossa e negli ultimi anni lavorava come cancelliere al Tribunale di Lodi. Per la sua morte era indagato un 64enne, pensionato di Lodi, ex infermiere, che dopo l’incidente gli aveva praticato il massaggio cardiaco e per cui la Procura aveva chiesto il carcere per "omicidio stradale". Da quanto stabilito con gli accertamenti tecnici, l’infermiere viaggiava a 65 chilometri orari, in un tratto della provinciale 26 in cui il limite è a 70, tra Cà de Bolli e San Martino in Strada, all’altezza della discarica, e la Vespa di Tresoldi, a 50 - 60 chilometri orari. I due veicoli procedevano in direzione opposte ma, per il perito, la due ruote si trovava 80 centimetri oltre la “virtuale“ (in quanto non disegnata causa lavori) mezzeria.

Red.Cro.