Sant'Angelo calcio, cori razzisti e minacce di morte: stangata del giudice sportivo

Multa da 2.500 euro e una partita a porte chiuse. Il Presidente: "Accettiamo le sanzioni, non le accuse dello United Riccione"

Il danno nello spogliatoio del Sant'Angelo

Il danno nello spogliatoio del Sant'Angelo

Sant’Angelo Lodigiano, 14 febbraio 2023 - Stangata per l’Asd Sant’Angelo calcio. Il giudice sportivo ha sanzionato il club con 2500 euro di multa, più una gara a porte chiuse. E' l'epilogo di quanto accaduto domenica scorsa, in occasione della partita giocata contro lo United Riccione allo stadio Chiesa di Sant’Angelo Lodigiano e valida come 27esima giornata del girone D di Serie D di calcio. Al termine della gara, vinta (1-0) dai locali, presidente Pasquale Cassese e la dirigenza dello United Riccione avevano accusano di ave subìto "minacce di morte, con cori offensivi, irrispettosi, razzisti, da parte dei tifosi. Fino ad essere costretti a lasciare la tribuna". 

Accuse sempre respinte al mittente anche dopo le sanzioni del giudice sportivo. “Siamo una squadra e una tifoseria per nulla razzista - spiega Rino Balzano, presidente del Sant'Angelo - potrebbero essere sfuggite delle voci, ma abbiamo giocatori di colore che sono le mascotte dello stesso pubblico e inoltre il gol è stato segnato solo quando l’arbitro ci ha ridato il pallone”. Sul caso era intervenuta anche la sindaca di Riccione. La squadra ospitante aveva poi segnalato la rottura di una porta a vetri da parte di un giocatore del Riccione.

”Il giudice sportivo ci ha dato 2500 euro di multa, più una giornata a porte chiuse, che per noi, come mancato incasso, significa perdere ulteriori 2500 euro. Ma il grande danno vero è il dover giocare una partita con lo Scandicci senza il nostro affezionato pubblico che, per noi, è il dodicesimo uomo”. Il presidente però accetta le sanzioni: “Nulla contro la Federazione italiana arbitri, ma ci dissociamo da tutte le accuse della società avversaria perché il nostro pubblico e la nostra società non sono razzisti  e nemmeno minacciano di morte i dirigenti avversari” sottolinea. Il presidente è a Sant’Angelo da quattro anni “e qui, in questo periodo, non è successo nulla e addirittura abbiamo in squadra quattro giocatori di colore, uno dei quali da 4 anni e un altro da due e che sono i beniamini della tifoseria e della città"