MARIO BORRA
Cronaca

San Fiorano, botte e violenza gratuita al bar: “Siamo ostaggio di bande di ragazzini”

Parla la titolare del locale di piazza degli Orti: “Hanno picchiato le mie ragazze, non ho intenzione di perdonarli”

La violenza tra i giovani è un problema sociale (repertorio)

La violenza tra i giovani è un problema sociale (repertorio)

San Fiorano (Lodi), 13 agosto 2025 – Hanno picchiato le mie bariste, non li perdono. Nessuno è venuto a chiedere scusa, nemmeno i genitori. L’episodio? Quando gli hanno negato una sigaretta, loro hanno sputato. Sono mesi che bande di ragazzini qui ne fanno di ogni”.

È esasperata Aferdite Nasto, per tutti Afro, titolare del bar che si affaccia su piazza degli Orti a San Fiorano, teatro domenica scorsa di una rissa con protagonisti alcuni avventori, due bariste e un paio di ragazzini italiani di 15 e 16 anni poi destinatari di un Divieto di accesso alle aree urbane (Dacur) emesso dalla Questura.

La difesa

I due adolescenti da queste pagine si sono difesi dicendo di non aver avviato per primi i tafferugli, di aver agito solo per autodifesa dopo aver ricevuto una risposta brusca e di essere stati poi aggrediti da un adulto.

Afro quella sera fatidica non c’era – ha tre locali nella Bassa, anche a Corno Giovine e a Meleti – ma per lei la misura è colma e va al di là dell’episodio specifico.

La rabbia

“Da tempo ormai siamo ostaggio della maleducazione di gruppi di ragazzi. Basta venire alla sera e chiedere in giro. Passano in mezzo ai tavoli con monopattini e biciclette, lasciandoli poi davanti alle porte e cercando sempre di attaccare briga con qualcuno. Se qualcuno, esasperato, perde la pazienza, loro lo accerchiano. Fino alla domenica del fattaccio però nessuno dei ragazzini è stato mai toccato: ho solo sempre usato le parole per pregarli di andarsene”.

Afro fa capire che la rissa si è scatenata perché la tensione ha raggiunto livelli troppo alti. È bastata una scintilla per scatenare l’episodio che sta tenendo ancora banco in paese e non solo.

I fatti

La ricostruzione fatta dai ragazzi non la trova d’accordo: “Quando uno dei due ha chiesto una sigaretta a un signore che ha risposto di non averla, il ragazzo ha sputato colpendolo all’orecchio. Così si è scatenata la rissa con il coinvolgimento anche delle mie due bariste: una è stata colpita con un pugno e ha ancora l’occhio neo, l’altra con una sedia.

Mi aspettavo che i genitori venissero a chiedere scusa, magari a dire che i loro i figli avrebbero pulito il bar o il giardino per riparare, ma nessuno lo ha fatto. Neanche alle mie bariste è stata rivolta una parola di dispiacere. Spero di non vederli mai più qua dentro. La violenza contro le mie ragazze non gliela perdono”.