
Per sopperire alla mancanza di medici nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, anche per il prossimo anno, ci saranno gli specialisti della Valcamonica e solo per questo reparto verranno spesi oltre 234mila euro. L’allarme era stato lanciato qualche settimana fa dal primario Vincenzo Siliprandi (nella foto) e ora trova conferma nei numeri della delibera da pochi giorni firmata dal direttore generale Ida Ramponi. Gli oltre 230mila euro serviranno per coprire i costi della rinnovata convenzione con l’Asst della Valcamonica, che fornirà i medici dirigenti che dovranno mettere una pezza alla perdurante situazione di criticità dell’organico. La convenzione avrà validità un anno a partire dal 1° gennaio 2024 e l’importo stimato è stato calcolato applicando le tariffe di 120 euro all’ora omnicomprensivi per i turni di guardia e mille euro a turno per i turni di pronta disponibilità. Le prestazioni saranno in quantità non superiore a 8 turni di guardia più 8 turni di pronta disponibilità al mese, che avranno una durata di norma pari a 12 ore l’uno. Numeri che assumono il loro pieno significato se confrontati con la paga media oraria dei medici interni che si aggira sui 25 euro lordi con il nuovo contratto. Ci sono realtà che possono permettersi di prestare i propri medici e altre, come l’ospedale di Crema, che, nonostante l’eccellente lavoro e l’abnegazione dei professionisti che lavorano nel reparto, sono costantemente in affanno. Come ricordato dal dottor Siliprandi, da una parte c’è la concorrenza da parte di alcune strutture private, dall’altra la poca appetibilità dell’ospedale anche a causa della perdita di attrattività della città, poco stimolante per giovani professionisti, difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e con scarsa offerta di affitti. Pgr