PAOLA ARENSI
Cronaca

Lodi, nasce l'associazione Proposta culturale: "Pronti a valorizzare i gioielli locali"

I rappresentanti del sodalizio hanno già censito i beni culturali e intendono promuovere la bellezza collaborando con le istituzioni

I rappresentanti della nuova associazione

Lodi, 18 marzo 2022 - A Lodi è nata l’associazione "Proposta culturale". I soci fondatori sono persone del mondo della cultura locale e lombarda. Appassionati che, uniti dal comune intento di valorizzare Lodi e il Lodigiano, pensano "non sia possibile proseguire sulla strada intrapresa, nella quale l’unico sviluppo del territorio è costituito dalla riconversione dei campi coltivati in immensi capannoni della logistica" E ancora: "Quindi, costituendo un sodalizio assolutamente apartitico, che non intende prendere alcuna posizione nel contesto delle campagne elettorali in corso né in quelle future, desideriamo collaborare con le istituzioni, i Comuni, le parrocchie, le scuole, le categorie imprenditoriali e le realtà culturali. Tutto per promuovere cultura", ribadiscono i soci.

I fondatori sono convinti che il Lodigiano abbia alcune potenzialità immense che non sono mai state sfruttate nella loro interezza. "Con la costituzione dell’associazione Proposta culturale intendiamo lavorare a un progetto orientato alla conservazione e alla promozione del paesaggio e del patrimonio culturale del Lodigiano - spiega il presidente Marco Parini, avvocato del Foro di Milano, docente di Legislazione dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e già assessore a Cultura e Spettacolo del Comune di Milano - Operando in una logica di valorizzazione degli asset strategici che vanno dall’ambiente al contesto urbano, dal comparto museale alla cultura e le tradizioni rurali, fino alle risorse infrastrutturali in chiave ecologica".

E per iniziare i lavori del sodalizio, è stato fatto un vero e proprio censimento di questi gioielli: centocinquanta palazzi, castelli, chiese ed edifici monumentali, alcuni dei quali ricchi di pregevoli opere d’arte; quaranta musei piccoli e grandi disseminati sull’intero territorio; la dorsale del Po riconosciuta recentemente patrimonio dell’Unesco; le caratteristiche della collina di San Colombano (diffusa sui territori di tre province); le aree del Parco dell’Adda (con la lanca di Soltarico vincolata a livello europeo); la fittissima rete delle piste ciclabili; la Via Francigena e il guado di Sigerico sulle rive del Po; risorgive e fontanili situati nella campagna tra l’Adda e il Tormo; i venti santuari che affondano le proprie radici nell’antica religiosità popolare; cento ristoranti, trattorie e osterie disseminate dal Sudmilano al Po (dei quali non esiste una guida con numeri di telefono e menù); venti spacci con prodotti di qualità "a chilometro zero" in altrettante cascine e caseifici.

E, tra non molto, la conclusione del cantiere della Lodi sotterranea, grazie alla quale sarà possibile esplorare angoli di una città murata finora inaccessibile e sconosciuta. “Il Lodigiano, con tutte queste potenzialità, si trova a pochi chilometri di distanza dall’area metropolitana di Milano, che conta 5 milioni di abitanti (la metà della Svizzera): un aspetto, questo, di primaria importanza dal punto di vista della ricettività – proseguono i soci -. Tra l’altro, la presenza di una fitta rete viabilistica di grande percorrenza (l’autostrada, la Via Emilia, la Brebemi, ecc.) e della rete ferroviaria (tra Lodi e Piacenza quasi una metropolitana di superficie) incentiverebbe gli arrivi e le partenze. L’intero territorio, se iniziasse a interagire in un grandioso progetto turistico, potrebbe fornire un altissimo numero di posti di lavoro a persone di tutte le età, riconvertendo anche alcune cascine abbandonate in moderni e caratteristici bed and breakfast”.

I soci costituenti dell’associazione sono Maurizio Clarizia, ingegnere civile, dal 1999 funzionario del Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili; gli appassionati di cultura Giorgio Granati, Sandro De Palma e Ferruccio Pallavera, che ha pubblicato 32 volumi e 44 saggi di carattere storico con svariate case editrici locali e nazionali, soprattutto dedicati al Lodigiano, e scritto 57 prefazioni a libri di scrittori locali o di ricercatori storici. Giornalista professionista, ha lavorato per 38 anni nel quotidiano di Lodi Il cittadino, di cui è stato per 31 anni vicedirettore e direttore. Aderiscono Alberto Prina, Mario Quadraroli, Silvia Salvaderi, Corrado Sancilio.