IL PROCESSO
Cronaca

Fallimento Plozzer, sei condanne e 4,5 milioni di euro confiscati

Sono cadute però le accuse di sfruttamento della manodopera e di estorsione ai danni di numerosi autisti dei camion

Una delle intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta della Finanza

Una delle intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta della Finanza

Lodi, 5 luglio 2024 –  Il Tribunale di Lodi ha inflitto sei condanne per reati fiscali, con pene da un anno e mezzo a 5 anni e 8 mesi di reclusione, per un totale di oltre 16 anni, a carico di sei di 16  imputati a seguito dell’indagine della Guardia di Finanza sul gruppo di società di autotrasporti Plozzer.

All'azienda con sede operativa a Lodi Vecchio, nelle ipotesi iniziali era contestato l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 60 milioni di euro tra il 2012 e il 2019 per azzerare le tassazioni. La sentenza dispone anche una confisca per 4 milioni e mezzo di euro.

A quattro anni dall'esecuzione delle misure cautelari nella primavera del 2020, sono cadute però le accuse di sfruttamento della manodopera e di estorsione ai danni di numerosi autisti dei camion che nelle intercettazioni si lamentavano in più occasioni di turni massacranti e in violazione di regole del Contratto collettivo nazionale di lavoro e del Codice della strada.

Secondo le difese, l’uso di frasi colorite e toni imperativi sarebbe da ascriversi al livello culturale dell’ambiente di lavoro e sarebbe emerso in modo sufficientemente chiaro dal dibattimento che i camionisti non venivano privati della libertà di scegliere come prestare la loro opera, e che, anzi, alcuni consigliavano di chiedere un posto in queste aziende perché i compensi potevano arrivare a 2.400 euro al mese, lavorando tutti i sabati.