PAOLA ARENSI
Cronaca

Pink Amazons, in barca per la salute: “La prevenzione è fondamentale”

Lodi, all’associazione che raggruppa donne operate di cancro un contributo per l’acquisto di nuove pagaie

Alcune delle esponenti dell’associazione Pink Amazons

Alcune delle esponenti dell’associazione Pink Amazons

Lodi – Lo sport per sensibilizzare. Parte da qui l’impegno di Pink Amazons che ora sarà sostenuto anche dalla Fondazione comunitaria della provincia di Lodi. L’associazione senza scopo di lucro, fondata, nel 2013, da un gruppo di sette donne operate di cancro al seno è adesso sostenuta da una quarantina di atlete. L’obiettivo delle Pink Amazons, che si allenano all’Idroscalo di Milano e contano diverse iscritte lodigiane, è far conoscere a quante più donne possibile l’importanza della prevenzione e la possibilità di praticare uno sport come la canoa, perché con il movimento ritmico della pagaiata si può combattere il linfedema al braccio, una malattia molto invalidante. E ora Fondazione, con un contributo di 1.500 euro, contribuirà all’acquisto di nuove pagaie più leggere.

Pagaiamo insieme ogni sabato mattina per allenarci e poi facciamo delle gare in Italia e in Europa, ma non abbiamo finanziamenti se non autonomi e spesso le spese sono importanti – racconta Annalisa Pirastru, presidente e capitano della squadra –. Per questa ragione ci siamo rivolti alla Fondazione Comunitaria di Lodi e abbiamo ottenuto un contributo che ci ha permesso di acquistare una decina di pagaie in carbonio complete di custodia che serviranno proprio per le sfide delle Pink Amazons”.

C’è stata anche un’esperienza tutta lodigiana, condivisa da tante donne e non solo. Le Pink Amazons pagaiano insieme, infatti, su una barca a venti posti chiamata “Dragone”, che a settembre è arrivata anche alla Canottieri Adda ed è stata provata da tanti, durante una giornata di sensibilizzazione contro il tumore. Domenica scorsa, poi, il “Dragone” si è fatto notare di nuovo sul fiume, per sollecitare all’impegno nella prevenzione, alla presenza anche del segretario generale della Fondazione Comunitaria di Lodi, Cristina Baroni. “Un’esperienza di benessere e di condivisione, preziosa soprattutto nel caso di persone malate o in via di recupero dopo un intervento. Un piccolo gesto per sostenere una realtà emergente che ha una grande importanza e che potrebbe diffondersi ancora di più, nel segno della prevenzione” commentano dalla Fondazione Comunitaria lodigiana.