
Alessia Corazza con il labrador Blue e Camilla
San Colombano, (Lodi) 9 gennaio 2017 - Il progetto pet therapy 'Bau bau settete' per anziani e malati ricoverati a San Colombano funziona, risultati apprezzabili nella Residenza sanitaria assistenziale Valsasino «si va avanti». È stata l'operatrice di pet therapy di San Colombano Alessia Corazza, 32 anni, a fare un punto della situazione sulle attività e le terapie assistite dall'animale impiegando le doti dei cani a beneficio di persone in condizioni di sofferenza o disagio fisico o sociale. Dopo l'esperienza degli anni scorsi nel locale istituto di riabilitazione psichiatrica Faternefratelli, oggi la professionista lavora alla Rsa Valsasino «pattuisco i progetti con l'equipes della struttura (Ilaria Daccò educatrice, le infermiere Monica Premoli e Daniela Segalini, il direttore Giuseppe Migliorati, la fisiatra Maria Teresa Bartone, Luisa Tarlarini responsabile rsa) per avere obiettivi specifici per ogni paziente» spiega.
Gli ingredienti del successo sono pazienza, esperienza, amore per gli animali e per il prossimo. «I cani infatti hanno il grande pregio di non badare alle diversità e dispensare amore trasformandosi in rimedi efficaci per stimolare anziani e malati» dettaglia Corazza. Il nome del progetto, 'Bau bau settete', nasce dalla tendenza dell'anziano a nascondersi. «E grazie ai miei cani, il labrador Blue e la carlina Camilla di 9 e 8 anni, si cerca quindi di farli riemergere in modo giocoso» auspica la ragazza. Soprattutto nelle persone con demenza senile, gli animali orientano l'attenzione all'esterno e riescono a diminuire il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Il bello è vivere queste emozioni aumentando l'autostima dei destinatari, stimolando le loro capacità organizzative e di orientamento spazio temporale e la cura di sé. La pet therapy non è applicabile in caso di allergie, immunodeficienza o bassa resistenza alle malattie, tracheotomia, persone violente con l'animale, fobie. Negli ultimi due anni al Valsasino hanno partecipato bi settimanalmente e spontaneamente 38 persone divise in gruppi di 10 e 9 ospiti hanno annullato il progetto (6 per volontà e 3 per motivi di salute). Un solo caso è stato molto negativo. Altre 28 situazioni, tra cui 2 progetti individuali (uno dei quali con persona in stato vegetativo), sono invece ben riuscite. Continueranno ad essere proposti momenti di gruppo, griglia di osservazione dei parametri vitali, verbalizzazione di quanto vissuto, esperienze all'esterno del reparto con una mostra finale.
Nascerà infine un progetto intergenerazionale, 'Bau bau settete 2 Diamoci una zampa'. Si coinvolgeranno i bambini dell'asilo Rosalinda che è sempre gestito dal Valsasino. In questo modo agli anziani sarà restituito il ruolo di adulto responsabile, avranno modo di mantenere legami sociali e i bambini scopriranno nuove relazioni e il mondo della vecchiaia imparando il rispetto reciproco e delle diversità. Tra i ricordi più belli restano la lettera scritta all’ospedale dai parenti dell’ex amato stradino Celeste Meazzi, scomparso prima di Natal e la testimonianza della signora Concetta Losapio « consiglierei a tutti di partecipare perché è un lavoro che richiede tanto passione, bisogna amarli i cani altrimenti un bel progetto così non si potrebbe attivare. Anch’io ho avuto un amabile volpino ».