PAOLA ARENSI
Cronaca

"Persona pericolosa". Un pregiudicato sorvegliato speciale

Dovrà vivere a Borgo San Giovanni per tre anni e non uscire di notte

Dovrà vivere a Borgo San Giovanni per tre anni e non uscire di notte

Dovrà vivere a Borgo San Giovanni per tre anni e non uscire di notte

"È persona pericolosa". Al termine dei domiciliari scatta la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per 3 anni. La proposta di questa misura, rivolta al Tribunale di Milano (sezione autonoma misura di prevenzione), è stata inviata a giugno dal questore di Lodi Pio Russo con l’obiettivo di limitare, in modo preventivo, i movimenti di un italiano 50enne, residente a Borgo San Giovanni, che la Questura ritiene avere "connotati di pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica". L’uomo colpito dal provvedimento terminerà i domiciliari l’8 ottobre, arresti che stava scontando dopo una condanna per rapina. E a seguire sarà sottoposto alla nuova misura di prevenzione. Il questore si è mosso anche per i suoi numerosi precedenti per reati contro la persona, il patrimonio, reati inerenti stupefacenti e reati contro la pubblica amministrazione (resistenza a pubblico ufficiale). La sua proposta è stata accolta. L’autorità giudiziaria ha infatti ritenuto che l’uomo sia persona pericolosa ai sensi del Codice Antimafia.

Il riferimento al codice antimafia è solo normativo, dato che le misure di prevenzione sono disciplinate al suo interno ma il soggetto non ha alcun legame con la mafia. La misura speciale durerà due anni e implica diverse prescrizioni. Il 50enne non dovrà rincasare più tardi delle 22 e non uscire prima delle 7, impegnandosi a vivere onestamente, rispettare le leggi, non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione e sicurezza. Il soggetto nel 2016 era stato destinatario di una Sorveglianza Speciale emessa dal Tribunale di Palermo per due anni ed era stato sottoposto al provvedimento nel 2019, poiché già affidato ai servizi sociali. La Questura ha inoltre comunicato che il 2 ottobre era stato invece arrestato un 37enne tunisino di Lodi, che ora si trova in carcere a Lodi. L’uomo, per violazioni e condotte violente nei confronti della polizia, si è visto notificare la temporanea sospensione dell’affidamento in prova, emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano (ha alle spalle reati inerenti gli stupefacenti, immigrazione, contro il patrimonio e il danneggiamento di edifici pubblici).