
Parco Adda più green Apre cantiere-pilota: salverà i pioppi neri
Parco Adda Sud sempre più green. Dal 21 agosto e fino al 31 dicembre, nelle aree golenali, antistanti Cascina Erbatico tra Boffalora e Spino, sarà attivo il cantiere per realizzare interventi pilota per la conservazione della biodiversità con l’obiettivo di contenere le specie esotiche invasive, ma anche di mettere a dimora piante arboree e arbustive per arricchire i boschi di pioppo nero. Ma la mission sempre più verde dell’ente è molteplice, come spiega il presidente Francesco Bergamaschi.
"Gli interventi di incremento e miglioramento arboreo sono quelli di cui vado più fiero della mia “avventura“ al Parco Regionale – spiega Bergamaschi –. La pianura è troppo brulla e quindi, come già per l’intervento di qualche anno fa, alla Cascina Nuova (3,5 ettari piantumati su area concessa gratuitamente dai proprietari Alboni) o per il più recente intervento di Castelgerundo (3,5 ettari, comprati e piantumati a Cavacurta con fondi regionali, partecipando a un bando), mi compiaccio per questo intervento che, oltre l’eliminazione delle specie alloctone e infestanti, prevede la piantumazione di 3400 esemplari di piante. Felice poi perchè arriva la conferma che Fondazione Cariplo e Regione ci hanno finanziato un’altra progettualità nei bandi emblematici 2022, condivisa con la Provincia di Lodi, attraverso la quale si prevede l’acquisto di 4 ettari da trasformare in foresta al Casellario di Corte Palasio". È poi recente l’ottenimento, da parte del Parco, di 400 ettari, in concessione, dal Demanio Regionale, su cui investire per incrementare, quantitativamente e qualitativamente la dotazione arborea. Intanto scoppia la polemica per le motoseghe in azione a Lodi: sono stati Andrea Poggio e Marco Uggé del Circolo Legambiente LodiVerde a sollevare il caso di "un bel esemplare di Liquidambar sano, alto con belle chiome abbattuto". "La ragione? Gli alberi hanno radici, lunghe e ramificate almeno quanto la chioma e oltre a danneggiare il manto asfaltato, rendono sconnesso anche il marciapiede - spiegano Poggio e Uggè -. E danneggiano le recinzioni di belle ville e condomini. Il proprietario ha chiesto al Comune il taglio e il risarcimento. L’ente, temendo di soccombere, ha provveduto al taglio, annunciandolo sul sito web. Ricordiamo che un albero fa parte della vita della città, è un bene di tutti i cittadini". Mario Borra