Palazzo dell’Asst disabitato da anni Si fa largo l’idea della vendita

Codogno, con i soldi incassati si realizzerebbe in via Canestrai una foresteria per medici in trasferta

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di Mario Borra

C’è la vendita nel futuro del quarto condominio del quadrilatero dei palazzi sorti negli anni Cinquanta del cosiddetto Foro Boario tra via Pascoli e viale Manzoni. La proprietà è dell’Asst di Lodi, l’azienda sanitaria che ha “ereditato“ l’immobile durante gli anni scorsi, da quando apparteneva all’ospedale, poi all’Ussl 54. Lo stabile è vuoto. I quattro piani, per un totale di una quindicina di appartamenti, non sono più abitati da circa dodici anni e il degrado sta pian piano prendendo piede: finestre e porte sono sbarrate e gli unici essere viventi sono i piccioni che hanno trovato ormai dimora perenne con tutte le conseguenze del caso. Alcuni anni fa, la proprietà fu costretta a sbarrare le finestre del seminterrato dove probabilmente qualcuno, in maniera furtiva, si infilava dentro. Tempo fa, il futuro sembrava riservare nuova vita al palazzo mediante un progetto di riqualificazione o di ricostruzione dopo abbattimento, molto probabilmente legato ancora ad abitazioni da immettere sul mercato immobiliare: l’Asst infatti chiese un parere preventivo al Comune in ordine ad un progetto da promuovere e per tale motivo si convocò pure una seduta della commissione edilizia. La successiva pandemia con tutte le problematiche e le priorità di altra natura che ne derivarono costrinsero a mettere nel cassetto le idee sullo stabile. Quando poi il Covid ha allentato la morsa, i vertici dell’azienda sanitaria hanno molto probabilmente aggiustato il tiro per quanto riguarda la progettualità finale ed hanno messo a punto una strategia più puntuale e precisa.

Ora l’idea sarebbe, appunto, quella di vendere l’immobile al miglior offerente tenuto conto che si trova in una zona appetibile e vicina al centro storico. Ma con le risorse che eventualmente ricaverà, quali saranno i progetti di Asst? L’obiettivo finale è già stato individuato: i soldi incassati infatti serviranno per ristrutturare lo stabile che ospitava le suore all’interno del complesso ospedaliero che si affaccia su via Canestrai per ricavare una foresteria per medici che arrivano dall’esterno ed hanno bisogno di un alloggio.