Sparò e uccise ladro, l’oste Mario Cattaneo assolto anche in appello: “Ho sofferto tanto, la fine di un incubo dopo sette anni”

I giudici di Milano hanno disposto l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato''. Il ristoratore di Casaletto Lodigiano: “Sono felice e commosso, mai perso fiducia nella giustizia”

Mario Cattaneo oggi 73enne

Mario Cattaneo oggi 73enne

Milano, 11 aprile 2024 – I giudici della quinta sezione penale della corte d'Appello di Milano hanno assolto ''perché il fatto non costituisce reato'' Mario Cattaneo, l'oste di 73 anni di Casaletto Lodigiano che nella notte tra il 9 e il 10 marzo del 2017 colpì a morte con il proprio fucile da caccia un 32enne romeno, sorpreso di notte nel cortile della sua trattoria. "Ho sofferto tanto, ma ora sono felice e commosso'' ha detto l’oste alla lettura della sentenza.

La corte, presieduta dalla giudice Francesca Vitale, ha modificato il motivo dell'assoluzione - da perché il fatto non sussiste stabilito dal tribunale di Lodi a perché "non costituisce reato" - e ha trasmesso gli atti per valutare l'ipotesi di falsa testimonianza per il figlio e la moglie, presenti nella notte in cui è morto il 32enne di origine romena. Nella lettura del dispositivo si fa riferimento alla legge sulla legittima difesa, battaglia da anni della Lega guidata da Matteo Salvini, e si riconosce la non punibilità per chi "costretto dalla necessità di difendere" un diritto proprio o altrui, in questo caso la propria famiglia, ma per capire pienamente le motivazioni della sentenza dell'assoluzione bisognerà attendere 90 giorni

La Procura Generale di Milano aveva chiesto tre anni di carcere per eccesso colposo di legittima difesa. "Se è comprensivo il tentativo di difesa, non è giustificabile il fai da te che è deleteria e controproducente”, aveva affermato il pg dicendo che l’oste avrebbe dovuto chiamare le forze dell'ordine."Se non viene attivato questo canale legittimo – aveva aggiunto – è imprudenza e non dolo ma colpa”. L'avvocato di parte civile, Nunzia Milite, in linea con la ricostruzione del pg, aveva chiesto un risarcimento di circa 300 mila euro. La difesa, con gli avvocati Vincenzo Stochino e Ennio Ercoli, aveva invece insistito per l'assoluzione.

"Il colpo - aveva spiegato in aula Stochino - era partito accidentalmente a causa dell'azione del suo aggressore che ha strattonato Mario Cattaneo. È vero che la sicura non era inserita, ma che il colpo sia partito accidentalmente emerge dai dati scientifici della perizia” disposta dal collegio che nei mesi scorsi ha riaperto l'istruttoria dibattimentale. “Il mio assistito non aveva alcuna intenzione di sparare per uccidere - aveva sottolineato il legale - ma aveva un interesse molto forte a tutelare la famiglia”

Uscendo dall’aula oggi il ristoratore lodigiano ha spiegato: “È arrivata la fine di un incubo. Dopo sette anni siamo riusciti ad arrivare alla fine e sono contento che la giustizia, nella quale ho sempre avuto fiducia, ha fatto il suo corso”. Cattaneo, visibilmente emozionato dopo la lettura della sentenza, ha sottolineato: “Ho sempre avuto tanta paura, però non ho mai mollato, ho sempre reagito fino ad adesso. Ho rivissuto attimo per attimo tutto quei passaggi che si sono susseguiti e ho sofferto tanto. Adesso non ho più parole perché mi sento commosso”.