Ospedaletto, teppisti all’assalto del treno: distrutti finestrini e vagoni

Il ritardo per un guasto scatena la rabbia dei giovani. Il macchinista chiama la Polfer, identificati in venti

Il macchinista ha avvisato la Polfer

Il macchinista ha avvisato la Polfer

Ospedaletto Lodigiano (Lodi) - Hanno sfasciato le carrozze perché il treno era in ritardo. Ieri poco prima delle 8, sul 10755 partito da Pavia alle 6.29 per Cremona, all’altezza della stazione di Ospedaletto un gruppo di studenti ha sfogato la propria rabbia quando si è capito che il convoglio era fermo al semaforo rosso per un guasto al passaggio a livello sulla Provinciale 234.

La littorina a gasolio aveva già accumulato 20 minuti di ritardo per un problema a uno scambio e l’ulteriore sosta forzata ha scatenato la furia dei giovanissimi che prima hanno tirato il freno a mano e poi si sono accaniti sui finestrini e sulle porte impugnando un martelletto d’emergenza. Alla fine otto vetri sono finiti in frantumi come una delle due porte a soffietto, mentre l’altra ha resistito ma con i cristalli segnati dalla punta dell’attrezzo. Il macchinista, investito dagli insulti dei cento viaggiatori, quasi tutti studenti, ha allertato la Polfer che è arrivata sul posto e ha individuato una ventina di ragazzi senza però identificare i colpevoli, probabilmente già fuggiti. I viaggiatori sono stati fatti tutti scendere e hanno proseguito la corsa a bordo di un altro treno. Il convoglio vandalizzato è rimasto sul binario almeno fino alle 11.

La mattinata per i pendolari della Bassa era iniziata malissimo con soppressioni e ritardi lungo la Piacenza-Milano: per un guasto a Casalpusterlengo, il treno in partenza alle 6.54 è stato soppresso mentre almeno altri quattro convogli tra le 6 e le 7 hanno accumulato ritardi notevoli. I pendolari, inferociti, hanno chiesto al capostazione la fermata straordinaria di un “Mantova“, ma la risposta è stata negativa. L’assessore comunale ai Trasporti Alfredo Ferrari ha scritto a Rfi e Regione per avere chiarimenti.