Ospedaletto, protesta vegana: fermati i tir verso il macello

Flash mob animalista in mattinata per "dare conforto agli animali e sensibilizzare gli autisti"

Un momento dell'azione animalista

Un momento dell'azione animalista

Ospedaletto Lodigiano (Lodi), 31 luglio 2019 -  Nuova protesta questa mattina davanti all’Inalca di Ospedaletto. A due mesi di distanza dal 22 maggio, Save the Movement, in quell’occasione presente nella Bassa con un altro gruppo, Iene Vegane, è tornata ai cancelli dello stabilimento per una protesta protrattasi fino oltre  le 12. Una ventina circa gli aderenti intenti a bloccare con cartelli per qualche minuto i tir in arrivo al macello.

"Quello che vogliamo è dare qualche momento di conforto agli animali, dare loro qualche carezza e anche dell’acqua, perché questi sono gli unici attimi della loro vita in cui vedono la luce del sole – spiega Gessica Zorz -. A questi animali è stata tolta la libertà. Allo stesso tempo però vogliamo provare anche a sensibilizzare gli autisti di questi mezzi pesanti: sicuramente alcuni hanno già pensato al lavoro che fanno e a che fine stanno conducendo gli animali, altri invece speriamo che dopo le nostre azioni si rendano conto. C’è chi ci ha appoggiato in passato, mediando con gli allevatori regalandoci due vitelli che stiamo accudendo in un posto sicuro dove sono liberi di crescere".

Presenti  all’esterno dell’Inalca anche Luca e Natasha, meglio conosciuti come "That Vegan Couple", una coppia australiana che nel 2007 ha deciso di stravolgere completamente la propria  vita fatta di ritmi stressanti basando la loro esistenza sull’aiuto e supporto del pianeta, degli animali e dell’uomo. In questi mesi la coppia, vegana dal 2011, sta girando il mondo con l’obiettivo "di aiutare chi è portatore dei nostri stessi ideali a diffonderli tra le persone – spiegano -. Vogliamo documentare ciò che vediamo e far capire la realtà dei fatti: ai consumatori non viene detta tutta la verità da parte dei produttori, noi invece vogliamo aprire loro gli occhi".