Violenza in ospedale a Lodi. Torna il posto di polizia: necessario e si rivelerà utile

Apprezzamento del sindacato Siulp. L’inaugurazione a giorni

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Lodi

L’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Lodi

Lodi, 28 febbraio 2023 -  All’ospedale di Lodi, dopo l’apice toccato il 2 febbraio scorso, quando un 40enne ha provocato danni per 50mila euro al Pronto soccorso e aver anche aggredito il personale, tornerà il posto di polizia. Il presidio in passato esisteva, ma era stato chiuso per mancanza di personale. Nel tempo le aggressioni e i reati sono però stati sempre più frequenti. Lo stesso direttore generale Salvatore Gioia, presente la settimana scorsa nel nosocomio di Codogno per illustrare l’utilizzo di un sofisticato ecografo, ha ribadito che "il personale sanitario lavora sempre con dedizione e impegno nonostante spesso sia bersaglio di persone senza scrupoli che reagiscono violentemente". Nel frattempo il sindacato di polizia ave chiesto la riattivazione del posto di polizia all’ospedale Maggiore. "Auspicavamo la riapertura già da un anno – riflettono ora dal Siulp, per voce del segretario generale Pasquale Mozzillo –, visti i diversi episodi che ci sono stati. È giusto che un ospedale grande come quello di Lodi abbia un posto di polizia. Lo sforzo del questore è stato notevole anche se gli agenti non sono aumentati. Asst inoltre, che ringraziamo, ha fatto molti lavori per riaprire. Grazie al presidio il personale sanitario può lavorare in sicurezza e la polizia sul posto riesce ad avere informazioni sui reati sentinella, come persone vittime di violenza, minori maltrattati etc. Le persone cercano conforto in ospedale, ma non sempre denunciano. Ora manca un protocollo di intesa tra polizia e Asst per gestire questi casi".

La targa di questo nuovo spazio, che sarà inaugurato a giorni, è già stata posata. L’iniziativa della riapertura arriva dalla Questura, diretta dal Questore Nicolino Pepe, all’interno d un’azione coordinata dal Ministro dell’Interno, il prefetto Matteo Piantedosi, che ha fatto una campagna per riaprire questi spazi (il prefetto di Enrico Roccatagliata, dopo l’aggressione di Lodi, ha poi accelerato i tempi). L’area, in allestimento, è quella collocata all’interno della camera calda del Pronto soccorso. Quella che serviva, durante l’emergenza Covid, a diagnosticare rapidamente il contagio. Il posto di polizia, salvo cambiamenti, sarà disponibile da lunedì a sabato dalle 8 alle 20. In fase di valutazione l’apertura domenicale.