Opere pubbliche, il piatto piange Il “piano Marshall” rischia un flop

Dalla Regione 22 milioni di euro, ma il rincaro delle materie prime impone di trovare altri sei milioni

di Pier Giorgio Ruggeri

I soldi stanziati da regione Lombardia per realizzare opere da tempo attese adesso non bastano più. Il “piano Marshall“ lombardo, ovvero la pioggia di fondi pubblici (a debito) che il Pirellone ha deciso di distribuire a pioggia sui comuni e sulle province a partire da luglio 2020 come segnale di ripresa dopo la prima ondata pandemica, rischia di rimanere impantanato. I rincari delle materie prime registrati in questi due anni hanno fatto saltare tutti i preventivi e tutte quelle opere pubbliche che la Regione aveva affidato per la progettazione alla provincia di Cremona: senza un ulteriore sforzo economico della Regione o degli stessi Comuni i progetti rischiano di rimanere solo sulla carta. Perché mancano un bel po’ di soldi. Scorrendo la delibera della Giunta regionale del primo marzo intitolata “Nuove determinazioni ed aggiornamento del programma degli interventi per la ripresa economica - Piano Lombardia“, si possono trovare a titolo d’esempio: la ciclabile di Madignano (400mila euro cofinanziati su 850mila), l’allargamento della sp62 tra Chieve e Capergnanica (1,2 milioni), la tangenziale di Dovera (13 milioni), la tangenzialina di Campagnola (7 milioni), sottopasso ciclabile di Santa Maria (500mila su 2 milioni totali di spesa). Ma quanti soldi mancano? I conti sono presto fatti. Le opere elencate hanno ricevuto un finanziamento totale di circa 22 milioni di euro, con un aumento medio stimato tra il 20% e il 30%; ci sarebbe bisogno di un’iniezione di liquidità che varia da 4.4 a 6.6 milioni di euro per veder partire tutti i cantieri previsti.

Ma non è finita, perché anche altre opere in questo gioco dell’oca stanno per tornare al punto di partenza. Prima tra tutte la manutenzione del ponte di via Cadorna, appalto definito 13 mesi fa con rinuncia dell’azienda che lo aveva vinto a novembre e conti da rifare per poi indire un nuovo bando. Poi la nuova caserma dei vigili del fuoco, attesa da dodici anni, costo inziale 780mila euro, dopo lungaggini inenarrabili sembrava che finalmente tutto fosse pronto per mettere la prima pietra. Ma ora sono arrivati gli aumenti e dell’inizio lavori non si sente più parlare. Dove andare a prendere i soldi che mancano? "Ci sono i 109 milioni per l’autostrada Cremona-Mantova – dicono i grillini, contrari alla realizzazione - opera che da anni è in stallo per i costi insostenibili e sotto la lente della Corte dei conti e nella rete di un contenzioso legale. L’area omogenea cremasca dovrebbe far sentire la sua voce e cercare di sbloccare la situazione".