
L'insediamento del questore di Lodi Nicolino Pepe
Lodi - Nicolino Pepe, originario di Gaeta (LT), è il nuovo questore di Lodi. Sostituisce il predecessore Giovanni Di Teodoro che è rimasto sul territorio cinque anni (e gli era particolarmente legato). Tra gli incarichi più impegnativi assunti dal nuovo dirigente, durante la lunga carriera, che il questore stesso ha definito “l’Università della Polizia di Stato”, ci sono state situazioni delicatissime: cattura di decine di latitanti in Ciociaria, alto casertano e sud pontino e dei fondatori di clan Casalesi; indagini sugli esecutori materiali delle stragi di Capaci e via D’Amelio; arresto di personaggi contigui al superlatitante Matteo Messina Denaro; approfondimenti investigativi, in carcere, sui boss Totò Riina e Giuseppe Graviano; contrasto a Cosa Nostra.
Ora il questore proveniva dal ruolo di ispettore generale dell’ufficio centrale ispettivo del Dipartimento della Polizia. “In ogni sede ho trovato personale meraviglioso, che spero di aver motivato e mi ha lasciato qualcosa dentro. Il mio cuore è in ogni posto in cui ho l’onore di lavorare” ha ribadito orgoglioso della carriera iniziata nel 1991 con l’ingresso nel Corpo. Coniugato, padre di due figli, appassionato di pesca, pittura, jazz e arte in generale, il questore Pepe sta conoscendo il Lodigiano: ”Al momento ho incontrato la sindaca, il prefetto e vedrà presto procuratore e vescovo” ha assicurato.
"Sono onorato di essere a Lodi, una provincia laboriosa – ha ribadito il questore -. Ringrazio il capo della Polizia per questa nomina a questore, perché mi onora lavorare in una zona così ricca e che è parte della cintura milanese, vicino a un capoluogo con proiezione europea, come Milano. Darò il massimo impegno per garantire la convivenza civile”. In merito al predecessore, l’autorità ha spiegato:”Mi ha parlato di una Lodi con importanti insediamenti produttivi, soprattutto logistici e leader come la Zucchetti. Descriveva elevata sensibilità alla legalità e alta percezione di sicurezza, precisando che quindi, eventi di bassa criminalità, vengono sentiti in maniera dirompente".
"C'è un problema, la droga, comune a tutti i centri d'Italia. E il ripresentarsi ciclico dei furti, in particolare in appartamento – e la fiduciosa conclusione -. Con un pizzico di fortuna speriamo di assicurare i responsabili alla giustizia”.