STEFANO ZANETTE
Cronaca

Nel cantiere di via Porta. Un corpo mummificato dentro un sacco a pelo

La morte, a un primo esame non violenta, risalirebbe a oltre dieci anni fa. L’ex monastero di San Dalmazio, ora sotto restauro, ospitava clochard.

Nel cantiere di via Porta. Un corpo mummificato dentro un sacco a pelo

Nel cantiere di via Porta. Un corpo mummificato dentro un sacco a pelo

Almeno dieci anni fa, forse anche dodici o quindici. Per stabilire la data della morte serviranno ulteriori accertamenti sul corpo trasportato all’Istituto di Medicina legale dopo essere stato trovato ieri mattina in via Porta. Nell’ex palestra, o meglio in uno sgabuzzino dei bagni e degli spogliatoi dell’edificio dismesso dal 2000. La salma è stata trovata quando gli operai, al lavoro per l’intervento del Comune per la “Riqualificazione sociale e architettonica dell’area urbana dell’ex monastero di San Dalmazio“, stavano abbattendo le pareti interne all’edificio adiacente all’ex palestra.

Proprio dove, quattro anni fa, già dopo la chiusura dell’ex palestra usata per anni come parcheggio coperto dei residenti in centro storico, c’era stato uno sgombero per liberare gli ex spogliatoi dai clochard che li usavano abusivamente come ricovero notturno. Erano poi stati murati gli accessi e fino all’intervento di recupero in corso, con i lavori iniziati il 25 settembre – fine del cantiere prevista il 18 novembre 2024 – nessuno sarebbe più entrato o uscito. Stando alle prime indicazioni fornite dal medico legale sul cadavere mummificato, la morte risalirebbe a ben prima di quell’ultimo sgombero, forse non trovato all’epoca proprio perché nascosto nello sgabuzzino apparentemente ben chiuso, venuto alla luce solo ieri con i lavori di demolizione delle pareti interne. Sul posto, oltre al medico legale, i vigili del fuoco e i carabinieri.

Dalla prima analisi sul corpo, trovato mummificato in un sacco a pelo, non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di una morte violenta. In attesa di ulteriori accertamenti, l’ipotesi principale è che si tratti di un senzatetto morto per cause naturali durante il sonno. Impossibile, per lo stato del cadavere, ipotizzare l’età.

L’unica certezza è che si tratta di un maschio. Uno dei non pochi invisibili la cui morte è passata inosservata per almeno un decennio, senza che nessuno lo cercasse. O se anche all’epoca della scomparsa qualcuno lo aveva forse cercato, la sua assenza è stata purtroppo dimenticata con il passare dei mesi e degli anni. Ora gli accertamenti sul cadavere mummificato dovranno cercare di dargli un nome.