Nei guai pure un assessore oltrepadano per un parco mai realizzato

Indagini della magistratura su un'opera mai realizzata a Cigognola (Pavia): un parco giochi inclusivo. Una consulente avrebbe proposto al Comune un finanziamento a fondo perduto. Interrogazione al Senato su una logistica da 100mila mq che rischia di incidere sull'equilibrio ambientale.

Nei guai pure un assessore oltrepadano per un parco mai realizzato

Nei guai pure un assessore oltrepadano per un parco mai realizzato

CIGOGNOLA (Pavia)

Anche un assessore del piccolo centro oltrepadano è stato iscritto tra gli indagati. Sotto la lente dei magistrati c’è un’opera mai realizzata, un parco giochi inclusivo. Secondo le accuse sarebbe stata una consulente stabile del Comune a proporre all’Amministrazione la possibilità di ottenere un finanziamento pari al 95% a fondo perduto accedendo a un bando. L’opera avrebbe potuto essere progettata da Gianluca Di Bartolo, ingegnere della Civiling Lab, ora agli arresti. Il Comune aveva affidato l’incarico perché venissero predisposti domanda e studio di fattibilità sul filo di lana. Quindi sarebbe nata una corsa contro il tempo per produrre tutti i documenti e nel correre ci sarebbero stati comportamenti non limpidi pur di "appropriarsi di pubbliche somme". Alla scadenza, però, la domanda non era ancora pronta eppure i consulenti emettevano due fatture da 507 e da 1.268 euro che il Comune, in questo caso parte offesa, non avrebbe mai pagato.

E mentre la questione del parco inclusivo è ancora tutta da chiarire, il nome di Cigognola arriva a Roma per questioni che non coinvolgono la magistratura. Il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, infatti, ha presentato ai ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin un’interrogazione a risposta scritta per avere chiarimenti sulla logistica da oltre 100mila metri quadrati che dovrebbe sorgere in località Vicomune. "Il Comune di Broni ha dato parere favorevole al progetto definitivo redatto da RfI per la realizzazione di opere sostitutive del passaggio a livello lungo la Alessandria-Piacenza – scrive Centinaio – e un nuovo tratto di tangenziale. Opere che rischiano di incidere in modo importante sul già delicato equilibrio ambientale e comporterebbero lo sradicamento di vigneti che costituiscono una coltura che prosegue da oltre cent’anni e da tre generazioni".

M.M.