REDAZIONE LODI

Taglio del nastro alla casa di riposo di Mulazzano

Domenica il paese si è riunito per tagliare il nastro della struttura e per ricordare l'amato medico Alfeo Giudici di PAOLA ARENSI

Il taglio del nastro

Mulazzano (Lodi), 30 maggio 2016 - Grande festa a Mulazzano per la nuova casa di riposo. Domenica il paese si è riunito per tagliare il nastro della struttura "che non esaurirà i bisogni ma offrirà sessanta posti e l’assistenza di validi professionisti", ha introdotto il vicepresidente della onlus proprietaria della Rsa, la Mutualistica, Davide Barbieri. "Il mio grazie va ai soci, al presidente Ernesto Torresani e a tutta la sua tenacia dimostrata nel portare avanti questo prezioso progetto che oggi è realtà". Già un anno fa il sindaco Abele Guerini aveva intitolato al medico Alfeo Giudici, che ha lavorato a Mulazzano per 40 anni, il piazzale antistante. Già presidente della Cassa rurale di Mulazzano, il dottore ha sempre aiutato tutti con spirito di abnegazione, come è stato ricordato domenica. Figli e nipoti hanno partecipato all’emozionante momento e, scoprendo la targa commemorativa, il figlio Vittorio ha sottolineato: "Papà ne andrà fiero".

Alla doppia inaugurazione hanno partecipato anche il vice questore Francesca Fusto, il prefetto Patrizia Palmisani, il progettista Luigi Ronsivalle, Giuseppe Baietta dell’azienda socio sanitaria di Lodi, i parroci don Emilio Ardemani e Gianmario Carenzi. Non mancava una rappresentanza delle forze dell’ordine. Dal 2011 il cda di Mutualistica ha iniziato a elaborare il progetto la cui realizzazione è iniziata nell’autunno 2014, quando ci fu la posa della prima pietra, su terreno di proprietà adiacente l’esistente Centro. L’edificio, costruito su due piani, è circondato da ampio giardino, ed è composto da tre nuclei da 20 posti letto ciascuno. Ogni nucleo prevede quattro camere singole e otto doppie, tutte con servizi igienici privati. Si aggiungono altri spazi adibiti a palestra per riabilitazione, ambulatorio medico, locale di culto, tisaneria, parrucchiera.