ANDREA MAIETTI
Cronaca

L’indice e il mignolo

Maietti Vecchi della Bassa: si siedono sulla panchina di un parco, o al tavolo dell’ultima osteria, quando ancora troppo vecchi...

MaiettiVecchi della Bassa: si siedono sulla panchina di un parco, o al tavolo dell’ultima osteria, quando ancora troppo vecchi non sono. Aspettano: "Giuàn, cosa aspettate?" "Speti c’la riva". Aspetta che arrivi lei, che per papa Hem è una "stinky whore", una fetida meretrice. Per i vecchi della Bassa, lei, la nera signora, è un destino che hanno imparato a conoscere e ad accettare come si accettano le stagioni, anche quella delle foglie che stridono sotto le scarpe sul sentiero del cimitero quando si accampa Novembre. Visitano le tombe degli amici che se ne sono andati prima di loro. "Requiem aeternam: Signore, dà loro pace, e anche a noi, quando sarà, fretta non abbiamo". Hanno il loculo pronto: "Nella parte alta del cimitero – dice Bigìn – perché non voglio rischiare di andare a mollo con la piena" (il cimitero è a due passi dall’Adda). Il vecchio Bigìn stava spaccando legna in cortile. D’improvviso ha sentito una scarica elettrica trapassarlo dalla testa alle unghie del piede destro. Una semi-paresi che gli ha chiuso un occhio, artigliato la bocca, bloccato il braccio e la gamba. Lo shock l’ha tramortito. Era domenica e il Pronto Soccorso era in tilt per una serie di tamponamenti sull’Autosole. Giovani e meno giovani sconciati sui lettini e parenti angosciati in sala d’aspetto. I medici cercavano di tamponare e ricucire ora questo e ora quello, con cruda precedenza anagrafica. Bigìn, steso su un lettino disparte, sentiva tutto il via vai intorno a lui, ma non riusciva a muovere un muscolo. Pensava con la scarsa pietà che ti prende quando c’è di mezzo la vita: "I giovani vanno a cercarsela". Un infermiere che gli si avvicina. Un medico lo richiama: "Lascialo stare il vecchietto. Se non è già morto, poco ci manca". L’infermiere si accorge che Bigìn sta lentamente muovendo il braccio sinistro: "Dottore, ma è vivo!". La mano di Bigìn, chiusa a pugno, cocciutamente si apre. L’indice e il mignolo si allungano e poi scattano sotto il naso dell’infermiere nel segno dello scongiuro napoletano, ben noto anche ai bassaioli che noi siamo.