Donna morta dopo il vaccino: nessun nesso

San Colombano, l’autopsia rivela: la 74enne Maria Maddalena Pecchi soffriva di una grave coronaropatia

Vaccini  Covid

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San Colombano al Lambro, 25 maggio - A causare la morte della donna non è stato il vaccino. È quanto emerge, al momento, dall’esame autoptico che il medico legale incaricato a Pavia ha effettuato sul corpo di Maria Maddalena Pecchi, la 74enne di San Colombano al Lambro, deceduta martedì 18 maggio per un malore tre ore dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino anti-Covid Pfizer nell’hub vaccinale di Sant’Angelo Lodigiano. Secondo quanto emerso dagli accertamenti aggiuntivi richiesti dalla famiglia della vittima e dall’Asst di Lodi, la donna era affetta da grave coronaropatia e angina ed era già a forte rischio infarto". Una diagnosi che comunque ha lasciato tutti senza parole.

Sulla vicenda i familiari della 74enne (sabato scorso si sono celebrati i funerali nella chiesa di San Colombano), ancora fortemente scossi da quanto accaduto, hanno preferito non intervenire e non hanno rilasciato dichiarazioni, chiudendosi dietro al silenzio assoluto dopo quanto accaduto nell’ultima settimana. Secondo quanto ricostruito, il malore fulminante che ha colpito Maria Maddalena Pecchi è avvenuto alle 13.30 di martedì scorso, a distanza di circa tre ore proprio dal richiamo della vaccinazione. La donna era stata messa in lista per la vaccinazione nel vicino hub di Sant’Angelo Lodigiano dove già si era recata. Tre settimane prima aveva ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer e la mattina del 18 maggio si era presentata a Sant’Angelo per il richiamo. Una volta tornata a casa, alle 13.30, si è sentita male. I familiari hanno chiamato il 118 e i sanitari hanno cercato di rianimarla ma non c’è stato nulla da fare. Sul caso anche l’Asst di Lodi aveva chiesto di effettuare tutti i controlli del caso, aspettando la conferma delle cause della morte della signora attraverso i risultati dell’autopsia.

Si tratta di un controllo aggiuntivo, diventato prassi negli ultimi mesi per casi simili, e seguito direttamente dalla polizia mortuaria, come previsto dalle nuove norme, che prevede di procedere con un accertamento diagnostico ulteriore per chiarire le reali cause della morte e una possibile relazione con il siero. La vicenda ha scosso molto anche il sindaco di San Colombano, Gainni Cesari che conosceva personalmente la donna e suo marito, e che subito aveva dichiarato la totale vicinanza alla famiglia sconvolta dalla tragica e improvvisa morte. "La famiglia Pecchi sta vivendo un dolore molto forte - aveva detto con grande emozione il primo cittadino il giorno dopo la scomparsa della donna -. Lei era una persona in salute, per questo la sua scomparsa è stata davvero inaspettata e ci lascia senza parole".