Lodi: salta la visita del ministro Matteo Piantedosi

Erano state annunciate contestazioni dopo le frasi sulla strage di Cutro. Ora arriva l’annuncio: “Inderogabili impegni parlamentari", la motivazione ufficiale

Lodi piazza Vittoria

Lodi piazza Vittoria

Lodi – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dopo gli attacchi ricevuti dai politici e dagli attivisti di Lodi, in merito alle sue dichiarazioni sulla strage di Cutro, ha fatto sapere che lunedì 6 marzo 2023 non sarà nel capoluogo per il 30esimo della Provincia, come era stato stabilito tempo fa. “Inderogabili impegni parlamentari”, questa la motivazione ufficiale.

Rischio contestazioni

L’esponente governativo, prefetto a Lodi all’inizio del decennio scorso, avrebbe dovuto incontrarsi con i rappresentanti delle istituzioni e delle amministrazioni territoriali, per un confronto sulle prospettive di riforma dell’ordinamento delle autonomie locali, con particolare riferimento alla revisione dell’assetto e delle funzioni delle Province. L’amministrazione provinciale segnala che l’iniziativa con il titolare del Viminale si terrà in altra data da stabilirsi, sulla base di una disponibilità già confermata da Piantedosi stesso.

E mentre l’ex consigliere provinciale Emanuele Maffi ha chiesto che il ministro chieda ufficialmente scusa “per il mancato rispetto delle vittime e dei cittadini in generale, cui è stata data “la colpa” per la terribile morte alla quale sono andati incontro, viene confermato il presidio del 6 marzo 2023 alle 16.30 in città.

Enrico Bosani, del coordinamento "Il Lodigiano contro le discriminazioni", ha fatto sapere che ci sarà comunque il gazebo solidale. "Non sarà però più davanti alla prefettura di Lodi, come previsto inizialmente, bensì in piazza del Popolo”, annuncia. Al di là del mancato arrivo del ministro, infatti, resta sul piatto il tema: la vergogna di Cutro, la politica del Governo sui migranti. L’iniziativa si farà comunque, dicono gli organizzatori, “per dire basta alle morti in mare, per chiedere le dimissioni del ministro dell’Interno e per rifiutare razzismo, cinismo e xenofobia”.

I partecipanti alla manifestazione

“Stenderemo 70 lenzuola in piazza, poseremo fiori e peluche per ricordare le ultime vittime del Mediterraneo – spiegano gli organizzatori – chiederemo che cambino le politiche del Governo in materia di accoglienza, che venga accolto chi fugge da guerra, fame, violenza e povertà, che chi salva vite in mare sia sostenuto e non perseguitato. Aderiscono Codogno insieme 2.0, Lodi Comune solidale, Ass, Cult, Adelante, Prc Lodigiano, Usb, 110 e Lodi, Anpi Lodigiano, Italia Cuba, Mlfm, Lodi solidale, Resq, Gap Lodigiano, Emergency, Meic, Aned, Tutto il mondo, Coordinamento uguali doveri, Cittadini contro la guerra.