REDAZIONE LODI

"M’hanno sequestrato a Pavia: scatta la mobilitazione, ma era un falso allarme"

Una donna di 37 anni, di nazionalità ucraina, ha lanciato un falso allarme al 112, facendo temere per la sua incolumità. I carabinieri hanno rintracciato la donna, che è stata denunciata per procurato allarme.

"M’hanno sequestrato a Pavia: scatta la mobilitazione, ma era un falso allarme"

Ore di angoscia e di frenetiche ricerche, temendo per l’incolumità di una donna che aveva lanciato al 112 quello che si è invece rivelato un falso allarme. Erano circa le 10 di giovedì quando al numero unico d’emergenza è arrivata la telefonata della presunta vittima. La donna riferiva, con tono di voce estremamente agitato, di essere tenuta sotto sequestro da due uomini, fornendo l’indicazione che si trovava in un capannone abbandonato nell’area dismessa dell’ex Arsenale. La telefonata s’interrompeva bruscamente e l’utenza dalla quale era stato lanciato l’allarme diventava irraggiungibile, facendo temere che la presunta vittima fosse stata scoperta mentre faceva la disperata rischiesta di aiuto, con evidenti timori per le sue sorti. Immediato l’intervento dei carabinieri nell’immensa area dismessa tra via Riviera e il Ticino, un tempo sede del Genio militare ma da quando è in stato di abbandono già teatro di numerosi episodi di cronaca, tra incendi provocati da disperati che bivaccano nei capannoni abbandonati, usati pure come nascondigli per merce ricettata in altre occasioni venute alla luce grazie ai controlli delle forze dell’ordine.

La donna è stata rintracciata, trovata dai carabinieri da sola, senza nessuno che la teneva sotto sequestro come da lei denunciato. Non era ferita, in buone condizioni fisiche ma in evidente stato di ubriachezza. E ha modificato la sua versione, dicendo però che si era spaventata per la presenza di un uomo sconosciuto che si aggirava nell’area dismessa, provocandole paura per la propria incolumità. Nonostante lo scampato pericolo per la donna, i carabinieri hanno proseguito con più pattuglie le ricerche nell’area dismessa, senza trovare il presunto sconosciuto. La donna è stata quindi identificata in una 37enne di nazionalità ucraina, domiciliata a Casorate Primo ma di fatto senza fissa dimora. Ed è poi stata denunciata per procurato allarme. Stefano Zanette