Malati non più soli e abbandonati. Una Caring community per loro

Se ci sono dei temi che poco vengono raccontati, di cui poco si dice e che difficilmente si spiegano ai...

Se ci sono dei temi che poco vengono raccontati, di cui poco si dice e che difficilmente si spiegano ai bambini e ragazzi, sono quelli della malattia cronica, delle cure palliative e della morte. Una mancanza di discussione che può far sentire soli chi invece li vive nel quotidiano. Il progetto “Verso una città compassionevole. Lodi si narra“ vuole proprio portare sul tavolo questi temi, discuterli e affrontarli. Partito a febbraio per finire a inizio 2025, realizzato dalla cooperativa sociale Il Mosaico in co-progettazione con il Comune e sostenuto da altri enti no-profit, con il contributo della Fondazione comunitaria della Provincia di Lodi, punta alla Caring community, una città che si prenda cura, non facendo sentir sole le persone di fronte alla malattia; far capire cioè al paziente che ci sono altri come lui e che la comunità non lo ha abbandonato. Prendersi quindi cura a 360 gradi: non solo dal punto di vista dei servizi sociali o sanitari, ma anche attraverso nuovi strumenti come la Medicina narrativa.

Il progetto prevede incontri divulgativi, già fatti molti nelle scuole e parrocchie; il raccordo con attività e progetti dell’ambito sociale; sessioni di Medicina narrativa al domicilio di 10 persone con fragilità e successiva analisi dei bisogni e dei risultati; l’evento Death café, ossia una chiacchierata con esperti sul tema della morte e della malattia; partecipazione a convegni relativi alle cure palliative, con presentazione del caso-studio di Lodi quale Caring community. Ci sarà un evento finale di presentazione dei risultati. "Serve dar voce alle persone con la medicina narrativa e non con la semplice chiacchiera – ha spiegato Danila Zuffetti, promotrice del progetto – affinché le persone diventino protagoniste del proprio percorso di cura".

Luca Pacchiarini