
Il Mago Candido
Castelgerduno (Lodi) - Le richieste di patteggiamento sono state depositate ieri. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lodi le sta esaminando e scioglierà la riserva il 17 maggio. È alle battute finali la vicenda giudiziaria che ha travolto il mago Candido, nome d’arte di Renzo Martini, il 70enne cartomante occultista conosciutissimo a livello nazionale, residente a Castelgerundo, arrestato dalla Guardia di finanza di Lodi a fine maggio scorso per truffa aggravata nei confronti di almeno 450 clienti, 81 dei quali nel corso degli anni gli avevano versato oltre 1,2 milioni di euro per farsi togliere il malocchio.
Nel caso, che ha coinvolto anche sua moglie Morena e la figlia Vanessa, il Tribunale di Lodi sta valutando le richieste di patteggiamento. Non si sbilancia l’avvocato del mago Candido, Gianluca Pasquali, che assicura che le pene finali per tutti saranno intorno ai 4 anni per tutti. L’accordo con la Procura di Lodi, almeno per la posizione del cartomante, è di 4 anni e mezzo. Coinvolto nella vicenda anche un commercialista di Codogno che avrebbe scelto di procedere con il processo ordinario per dimostrare la propria innocenza. Nell’udienza preliminare sono quattro gli ex clienti del mago Candido che si sono costituite parti civili nel processo per truffa e reati finanziari. Si tratta di donne residenti in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna che assieme ad altri 81 clienti del mago erano state chiamate a deporre dalle fiamme gialle come persone informate dei fatti. Il cartomante, originario del Piemonte ma residente da diversi anni nel Lodigiano, tramite i suoi legali si è detto disposto a risarcire le ex clienti ma al momento è impossibilitato a farlo perché l’intero patrimonio a lui attribuito dagli investigatori, circa 3,6 milioni di euro (cifra che verrà confiscata appena formulata la sentenza del giudice nel procedimento penale), è sotto sequestro in quanto ritenuto provento di raggiri ai danni dei clienti, indotti secondo l’accusa a temere mali immaginari.
Il mago che toglieva il malocchio con degli esorcismi e dialogava con i defunti, mettendosi in contatto con l’aldilà, era finito ai domiciliari alla fine di maggio del 2020 da parte della Guardia di finanza di Lodi. Il caso più eclatante è quello di una donna della provincia di Rimini, rimasta vedova, che sarebbe arrivata a pagare complessivamente 350mila euro. Intanto, da ieri, al termine dell’udienza, per il mago sono scaduti i termini della misura cautelare dell’obbligo di dimora a Castelgerundo, l’ultima misura in atto dopo la revoca dei domiciliari.