Paura dei lupi nel Lodigiano, ma l’esperto li scagiona: “Non sbranano agnellini, spesso si nutrono di animali morti”

Il professore universitario Luca Canova fa luce su una notizia da verificare. Un video mostra un esemplare divorare una preda che resta sconosciuta

In Lombardia vivono una ventina di branchi di lupi

In Lombardia vivono una ventina di branchi di lupi

Dopo mesi di avvistamenti di lupi nel Lodigiano, ora si discute sulla presunta aggressione a un agnellino di un gregge di passaggio. I fatti risalgono ai giorni scorsi quando, tra Casalpusterlengo e Zorlesco, è circolata la notizia – tutta da verificare – di un lupo in arrivo dalla Bassa Lodigiana che avrebbe appunto sbranato l’agnellino. In un filmato si vede l’animale che si ciba di una preda ma non c’è certezza su quale sia.

"Ci sono pensieri contrastanti sulla presenza dei lupi, c’è chi non li respinge e ne accetta la natura e chi, senza conoscerli, li giudica e vorrebbe sterminarli – osserva Luca Canova, direttore scientifico dell’Oasi Monticchie di Somaglia e docente all’Università di Pavia – Preferirei ne parlassero solo profondi conoscitori perché, altrimenti, circolano sempre informazioni distorte e spesso surreali".

“Circola un filmato – prosegue il professore – ma nessuno può dire con certezza se il lupo stesse mangiando proprio un agnellino, per giunta preso da un gregge di passaggio, o un altro animale selvatico. E se anche fosse, non è detto che l’esemplare sia stato predato, magari era già morto".

L’esperto infatti spiega: "I greggi perdono animali quotidianamente per aborto, malattia, calpestio e non è che li seppelliscano: arrivano gli sciacalli e se li mangiano. Magari il lupo, quell’esemplare, lo ha trovato morto. Il lupo infatti, soprattutto se giovane, difficilmente preda ma segue il gregge, rimanendo lontano dai cani da pastore perché così trova da mangiare animali morti, placente, pelli, escrementi".

Nel Lodigiano tra l’altro per Canova "i lupi di cibo ne trovano in abbondanza perché hanno nutrie, rifiuti lungo le strade, resti di greggi, mini lepri, ratti che, per i prossimi cinque anni, non gli faranno avere problemi. Invito quindi i non esperti – si raccomanda Canova – a non commentare questioni che non conoscono, seminando il terrore per niente".

Qualcuno sui social ha ipotizzato che il lupo avesse una tana in zona Cascina Colombarone. Ma il docente universitario non ci crede: "Dubito molto che abbia una tana. È un giovane in dispersione, ovvero alla ricerca di un nuovo territorio da occupare e di un individuo di sesso opposto per fondare un nuovo branco".