
Pesanti disagi per centinaia di viaggiatori già alle prese con lo sciopero
Odissea ieri mattina per centinaia di pendolari che non solo hanno dovuto fare i salti mortali per convivere con la giornata di scioperi pesanti indetti da tutte le principali sigle sindacali, ma si sono imbattuti pure in guasti e ritardi dei treni in viaggio negli orari antecedenti l’entrata in vigore dell’astensione dal lavoro.
Il caso più eclatante è stato quello del convoglio regionale 10894, in partenza da Codogno alle 7.51 e che ieri aveva raccolto i viaggiatori dei treni successivi che prudentemente avevano anticipato la corsa per non rimanere intrappolati nella mannaia dello sciopero: partito sostanzialmente in orario e pochi minuti dopo arrivato sul primo binario della stazione di Casalpusterlengo dove era prevista la prima fermata, non è più ripartito a causa di un guasto, verosimilmente all’impianto frenante. Alcuni pendolari hanno giurato di aver notato del fumo biancastro salire dalla zona delle rotaie mentre un odore acre si diffondeva negli scompartimenti pieni di gente.
Molti viaggiatori hanno deciso di scendere immediatamente dalle carrozze a causa dell’aria irrespirabile mentre i minuti trascorrevano senza alcuna comunicazione da parte di Trenord circa la causa dello stop forzato. Ad un certo punto, tutti i viaggiatori hanno deciso di scendere ammassandosi sulla banchina mentre pochi minuti dopo è arrivato sul secondo binario il 2158 proveniente da Bozzolo e diretto a Milano Centrale che, in via straordinaria, è stato fermato in tutte le stazioni intermedie (oltre Casalpusterlengo, anche Secugnago) non comprese normalmente nella tabella di viaggio.
La massa di gente si è riversata nell’androne dello scalo casalino e giù per le scale per raggiungere il secondo binario: non ci sono stati momenti di tensione e, nonostante la calca, i viaggiatori sono riusciti a raggiungere il convoglio il quale, nelle tappe successive, si è riempito all’inverosimile. Alla fine il Bozzolo- Milano Centrale è arrivato alla destinazione finale dopo aver accumulato 34 minuti di ritardo. Successivamente, dalle 9 alle 17, è iniziato lo sciopero più temuto proclamato da Orsa, Cgil, Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Fast. (Contestualmente Usb aveva proclamato un’agitazione dalle 21 di lunedì alle 21 di ieri).