LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Lodi, test sierologici a scuola: "È un compito dell’Ats"

Il presidente dell’Ordine dei medici è critico sulle disposizioni del ministero. Vajani: "Non ci è stato detto nulla e non abbiamo mai ricevuto presidi sanitari".

di Laura De Benedetti

"I test sierologici al personale scolastico a partire dal 24 agosto? Che li facciano fare ai Dipartimenti dell’Ats. A noi medici di base, a meno di una settimana, non sono stati forniti ancora né test né presidi di protezione". Il presidente dell’Ordine dei Medici, Massimo Vajani, è molto critico sugli indirizzi operativi emanati dal ministero della Salute il 7 agosto per l’effettuazione su base volontaria, previa prenotazione, dei test sierologici su personale docente (e non) delle scuole pubbliche e private, da nidi alle superiori, dal 24 agosto e comunque sino a una settimana prima dell’inizio delle attività didattiche.

"Secondo la circolare del Dipartimento di cure primarie dell’Ats Città metropolitana dello scorso 11 agosto, anche l’adesione dei medici di base è a titolo volontario, oltre che gratuito - spiega Vajani -. Il sindacato Snami ha già detto no a un provvedimento che vuole trasformare gli ambulatori medici in laboratori di analisi, per di più a titolo gratuito. Basta con provvedimenti calati dall’alto in maniera improvvisata. A pochi giorni dall’entrata in vigore non sappiamo neppure quali test sierologici dovremmo somministrare, se quelli rapidi pungidito o con prelievo. E chi ce li darà? Li dovremo prenotare? Nessuno ci ha mai fornito i presidi medici necessari come mascherine, visiere e quant’altro. Per non parlare degli aspetti organizzativi: appuntamenti, analisi, segnalazioni agli enti competenti. Finora, con Ferragosto di mezzo, ho sentito solo alcuni colleghi, ma nessuno vuole aderire. Questi mesi, nei quali era calata l’emergenza, andavano sfruttati per organizzare in modo puntuale e preciso tutto quello che si sarebbe dovuto fare a settembre: ripresa della scuola, organizzazione degli ambulatori e degli ospedali. Invece c’è ancora improvvisazione. Come sull’adesione volontaria degli insegnanti: e se nessuno aderisse quale sarebbe l’efficacia?". Ora è il personale scolastico intenzionato a sottoporsi al sierologico a non sapere a chi rivolgersi: il test gratuito pre-scolastico era considerato come prima scelta rispetto allo screening indetto da Provincia e Comuni, con Ats e Asst (al costo di 10 euro) che, previsto da metà agosto, è stato rinviato a settembre.

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