LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Lodi, curare la salute delle donne per essere Libere tutte: due giorni di eventi

Un fine settimana di iniziative a ingresso libero promosso da Rumorosse col supporto di altre associazioni tra momenti informativi, arte, fotografia, yoga, musica. Fra le ospiti la ginecologa Alessandra Kustermann

Le attiviste di Rumorosse

Le attiviste di Rumorosse

L’iniziativa Liberə Tuttə! Autodeterminazione e diritti sessuali che si terrà sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 al Teatrino Giannetta Musitelli in via Paolo Gorini 21 a Lodi, è nata da una stretta collaborazione tra diverse realtà che hanno condiviso un “bene comune” come quello dei diritti sessuali, del bisogno della costruzione di una società della cura dove ogni corpo ha diritto di autodeterminarsi ed essere riconosciuto con dignità, valorizzando la propria esistenza.

A promuovere la due giorni ricca di eventi è l’associazione Rumorosse di Lodi, col sostegno di altre realtà associative e femministe. Liberə tuttə, vuole essere uno spazio di incontro, di conoscenza e di promozione di progetti che riguardano i diritti sessuali e l’autodeterminazione, la sostenibilità ambientale, l’informazione e la valorizzazione delle persone e dei corpi.

Salute mestruale, medicina di genere

Le rappresentanti di rete scolastica Non sei da sola, Famiglia Nuova, Toponomastica femminile, Rumorosse e Se non ora, quando, Snoq Lodi alla presente del progetto di rete sulla salute mestruale
Le rappresentanti di rete scolastica Non sei da sola, Famiglia Nuova, Toponomastica femminile, Rumorosse e Se non ora, quando, Snoq Lodi alla presente del progetto di rete sulla salute mestruale

Si inizierà il sabato mattina del 15 marzo alle 10.30 con l'apertura della mostra fotografica “The Price of Choice - Il Prezzo della Scelta” di Kasia Strek e degli info point sui progetti Mutandine Mestruali di Se non ora, quando? Snoq Lodi, Povertà mestruale di Famiglia Nuova e Consultorio Asst di Lodi.

Nella mattinata si potrà passeggiare nel teatrino e incontrare la maestra di yoga Nadia Valente per chiederle ‘Ma come mi metto?’ per alleviare dolori durante le mestruazioni e provare qualche ‘posizione’, assistere ad una performance di danza del gruppo di donne “Donne del futuro” con la maestra di danza Giulia Sposito e vedere, leggere, sfogliare materiali informativi nelle postazioni di “Fille Rouge - lotte per i diritti sessuali e Ivg sicura”.

Potrete fermarvi anche a parlare di Medicina di genere con Toponomastica femminile e leggere o acquistare libri che approfondiscono tutti questi temi. Inoltre si potranno avere informazioni sullo sportello antidiscriminazioni promosso da Lodi Arcobaleno e Rumorosse con il supporto del comune di Lodi.

La tua scelta, zero ostacoli

Le attiviste dell'associazione Rumorosse di Lodi
Le attiviste dell'associazione Rumorosse di Lodi

Alle 14 ritrovo per il laboratorio “Solo sì è sì” per confrontarsi sul tema del consenso partendo dai testi dei “Diari di bordo della sorellanza” con Rumorosse e Psicopolis. Alle 16 la partecipazione al corteo cittadino contro il Ddl 1660 perché, spiegano le Rumorosse, “pensiamo che contestare non può essere un crimine e i corpi devono essere liberi di contrastare e criticare il potere”. Alle 18.30 ritrovo al teatrino con Roberta Lazzeri attivista di Pro-choice Rete italiana contraccezione e aborto, che ci racconterà com’è nata la guida “La tua scelta Zero ostacoli”. Chiusura in musica sabato alle ore 20 con il concerto della cantautrice e polistrumentista Nicoletta Noè.

Yoga, sister brunch, arte e fotografia

Domenica 16 marzo alle 10.30 “Il corpo è mio e me lo gestisco io” lezione di yoga gratuita della maestra Nadia Valente per proseguire con il “Sister Brunch” di autofinanziamento. Entrambe queste iniziative necessitano di iscrizione alla mail rumorosse@gmail.com.

Si prosegue con altre due iniziative, una dedicata all’arte e al corpo “ColoriAMOci” con Patrizia Longo e l’altra dedicata all’arte della fotografia dove Laura Covelli, curatrice delle mostre di Fotografia Etica, ci accompagnerà nella visione delle foto di Vasia Strek “The Price of Choice - il prezzo della scelta”.

Alessandra Kustermann a Lodi

La ginecologa Alessandra Kustermann, figura di spicco nella battaglia contro la violenza sulle donne
La ginecologa Alessandra Kustermann, figura di spicco nella battaglia contro la violenza sulle donne

Alle 18 l’evento clou, dal punto di vista informativo e di approfondimento, con l’iniziativa “Pro lunga vita alla 194 nei consultori pubblici” dove la psicoterapeuta Laura Belloni Sonzogni darà il via al dialogo tra Laura Cuzzani, responsabile del consultorio Asst di Lodi, e la ginecologa Alessandra Kustermann, già primaria della Mangiagalli (la prima donna, in pensione dal 2022) e fondatrice del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica; il dialogo sarà intervallato dalle letture di Elsa Bossi tratte da testi di Ada Negri.

Libere tutte, perché

"La manifestazione si chiama Liberə tuttə perché il corpo delle donne e delle persone non conformi sono vittime da sempre di non “cura”; corpi da cui stare lontani quando sanguinano, da giudicare quando si espongono, da usare quando servono, da eliminare quando minacciano il potere – spiegano le attiviste dell’associazione Rumorosse di Lodi, già protagonista con cortei e iniziative a Lodi per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre scorso -. Liberə tuttə perché per promuovere il diritto alla salute sessuale e riproduttiva delle donne, parte integrante del quadro dei diritti umani, e in particolare per eliminare ogni forma di discriminazione in questo campo dove molta strada rimane da fare”.

"Liberə tuttə – si prosegue – perché vogliamo parlare liberamente di mestruazioni, di libertà di scelta sui nostri corpi, di 194 (per un Ivg sicura) e di come ancora oggi ci si ammala e si muore per la mancanza di riconoscimento dei diritti sessuali. Liberə tuttə vuole essere uno spazio di promozione di una medicina di genere che sia alla base di un’attenzione specifica e non solo per le donne; pensiamo che queste iniziative siano fondamentali per liberarci dalla vergogna che la cultura patriarcale ci impone. Questa iniziativa di due giorni vuole essere la prima di una serie, dove ogni volta approfondire il tema delle discriminazioni di genere e come costruire azioni comuni per combatterle”.