MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, le bici arrivate a fine vita: rimosse 250 in sei mesi. “I ricambi possono servire”

Asm accatasta le carcasse in via Donegani prima dello smaltimento. Il consigliere delegato al Decoro: qualche pezzo si può riutilizzare.

Un carabinieri con alcune biciclette

Molte biciclette vengono rubate a Pavia, ma molte altre negli anni sono state abbandonate in giro per la città. Legate ai pali della luce, ingombrano i marciapiedi, rendono difficile il passaggio a chi ha difficoltà deambulatorie e intralciano la pulizia stradale. Per tutti questi motivi sei mesi fa l’Amministrazione comunale, in accordo con Asm, ha deciso di rimuoverle e in questi mesi ne ha raccolte 250. Una distesa di carcasse accatastate in via Donegani, che nessuno finora ha reclamato.

"Le biciclette rimosse – spiega l’assessore al Decoro Massimiliano Koch – vengono portate al deposito Asm dove rimangono per un mese e mezzo o due mesi in modo da poter essere richieste dai padroni. Noi comunque valutiamo bene i mezzi prima di rimuoverli, ci accertiamo che siano rifiuti non utilizzabili. Abbiamo già fatto un primo smaltimento di circa 150 biciclette, ora ce ne sono altre in deposito che saranno smaltite a fine mese". Ma queste biciclette non sono tutte da portare in discarica. Alcuni pezzi sono recuperabili, magari un freno oppure una ruota o, se va bene, persino il sellino. "Facciamo appello alle varie associazioni che si occupano di due ruote – aggiunge il consigliere comunale delegato al Decoro Gennaro Gallo – perché contattino Asm e si presentino per ritirare qualche pezzo delle bici che stiamo smaltendo. Così liberiamo la città da un ingombro e diamo a chi ne avesse bisogno dei pezzi da utilizzare per rimettere in strada la propria bicicletta".

Intanto arrivano nuove segnalazioni di bici malconce. "Ci sono bici inutlizzabili e inutilizzate nelle rastrelliere di Asm di piazzale Ghinaglia di Borgo Ticino – fa sapere il consigliere di Cittadini con Depaoli, Roberto Rizzardi – Sarebbero da rimuovere come le stesse rastrelliere".

Per alcune due ruote che finiscono la loro vita ce ne sono altre come le moto che rischiano grosso girando per la città. Moto che devono affrontare una pavimentazione sconnessa in piazzale della Minerva ma anche all’intersezione tra piazza Petrarca e viale Matteotti e pure in corso Cairoli, dove la pavimentazione è stata da poco rifatta e già si è creato un pericoloso avvallamento che potrebbe causare rovinose cadute.