MARIO BORRA
Cronaca

La svolta dopo due anni. Maxi rogo, via le macerie

Avviate le operazioni per la pulizia del capannone di via De Gasperi. Rimase solo lo scheletro, rimossi i bancali. Sospiro di sollievo dei residenti.

La svolta dopo due anni. Maxi rogo, via le macerie

La svolta dopo due anni. Maxi rogo, via le macerie

È iniziata ieri, con la predisposizione del cantiere e la posa della recinzione, la fase importante e delicata della rimozione delle macerie combuste del capannone pieno zeppo di bancali, che si trova nell’area produttiva di San Fiorano in via De Gasperi, andato a fuoco nella serata del 17 settembre del 2021. Le fiamme divorarono tutto e la struttura del maxi magazzino di 1500 metri quadrati implose lasciando, alla fine, solo lo scheletro esterno che fu abbattuto il giorno seguente per ragioni di sicurezza. Da allora, per oltre due anni, le macerie sono rimaste al loro posto, mai rimosse, tra le sollecitazioni costanti dell’amministrazione comunale sanfioranese e del sindaco Mario Ghidelli e le rimostranze dei residenti della zona che non vedevano l’ora che l’area fosse ripulita. Finalmente il giorno è arrivato. Ghidelli tira un sospiro di sollievo.

"Dopo le operazioni preliminari, l’intervento vero e proprio di separazione dei rifiuti e dello sgombero effettivo avverrà dopo Natale" ha spiegato il primo cittadino. Sull’incendio furono approfondite le indagini da parte dei carabinieri per cercare di fare piena luce, con l’ausilio delle perizie dei vigili del fuoco. Infatti il sospetto che il rogo potesse avere origini dolose era subito balzato agli occhi degli inquirenti. Chi era sul posto al momento delle prime fiamme, per esempio, aveva notato che il fronte del fumo sembrava uscire da due lati contemporaneamente. Una volta bonificata l’area, però, occorrerà effettuare ulteriori lavori per la verifica e la ripulitura della piccola chiesa del Lazzaretto, eretta nel 1721 a ricordo dei morti di peste, che sorge proprio di fianco e che allora fu miracolosamente risparmiata dalla furia del rogo. "Quando tutto il lavoro di sgombero sarà terminato, sistemeremo l’ingresso del piccolo tempio facendo la piccola strada d’accesso ed effettueremo un controllo degli alberi che sorgono intorno e cercheremo di capire se il tetto sia integro o meno. Le pareti comunque non dovrebbero essere state annerite dal fumo" spiega il sindaco. In questo modo si potrà rivivere anche la tradizionale messa che si tiene ogni anno a inizio agosto e che purtroppo è stata sospesa poichè la struttura non era raggiungibile nè fruibile.