In ricordo di Mauro Pamiro. Cinque borse di studio

Un premio all’Istituto Galilei nel nome del professore di informatica. Il padre ha ricordato il grande amore del figlio scomparso per la sua scuola.

"Non c’è scuola senza rapporti umani". Sono queste le parole che meglio rappresentano il senso dell’insegnamento per Mauro Pamiro, docente di informatica dell’istituto Galileo Galilei, tragicamente scomparso nel 2020. In suo ricordo infatti i genitori del professore di Informatica hanno istituito di una borsa di studio per gli studenti più meritevoli. Da qui il consiglio d’Istituto del Galilei ha stabilito che ogni anno verrà svolta una cerimonia di consegna per premiare cinque alunni della scuola. La premiazione di ieri mattina si è aperta con un piacevole momento musicale: la band dell’istituto ha interpretato qualche canzone prima dell’intervento della dirigente Paola Orini, insieme al vice Davide Pagliarini, che ha introdotto la cerimonia.

Pamiro infatti, oltre all’insegnamento, aveva due altre grandi passioni: quella per la musica, colonna sonora di tutta la sua vita e quella delle lingue straniere. La parola è poi passata al padre, l’ingegnere Franco Pamiro, che con grande commozione ha ricordato la figura del figlio e il suo forte amore per la scuola per poi rivolgere qualche parola anche in ricordo della moglie, tragicamente scomparsa lo scorso anno, annichilita dalla perdita del figlio e non in grado di superare questa immane tragedia. Premiare e aiutare giovani studenti meritevoli: è stata questa la sua risposta per dare un senso al dolore che prova e che lo accompagnerà per sempre. Il padre da sempre si batte perché sulle cause della morte del figlio venga fatta piena luce, con una risposta credibile a quanto successo, risposta che l’ingegnere non ritiene di aver ancora ottenuto.

E il suo rammarico è grande e visibile. Si è poi svolta la premiazione dei cinque studenti delle classi seconde di informatica, le classi dove Mauro Pamiro insegnava e per le quali aveva scritto ai giornali quindici giorni prima della tragedia, sull’importanza dei ritorno a scuola. Era il giugno del 2020. Hanno ricevuto il premio Giorgia Masseroli, media di 9.154; Gabriele Rosa, stessa media; Lorenzo Motti, 9.077; Alessandro Daccò 8.923 e Costantin Alberto Hapca 8.846, come si può notare, tutti con medie di voti molto alte nella disciplina alla quale il professor Pamiro si era dedicato con molta passione. Pier Giorgio Ruggeri