In classe si può diventare… scienziati!

Un viaggio nel mondo della conoscenza, tra esempi storici, questioni rimaste aperte e problematiche molto attuali .

In classe si può diventare… scienziati!

In classe si può diventare… scienziati!

A metà febbraio si è svolta la prima edizione de "La giornata STEM", organizzata dal professor Andrea Tortini, docente di matematica e scienze nell’IC di Villanterio, e rivolta agli studenti della scuola secondaria di I grado "Michelangelo Buonarroti" di Miradolo Terme (IC Villanterio). Ospite d’eccezione il Prof. Paolo Montagna, docente di fisica sperimentale presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Pavia. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare e stimolare l’interesse dei giovani verso le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Anche l’assemblea della Camera dei Deputati, lo scorso ottobre, ha istituito una settimana nazionale dedicata alle materie STEM, sostenendo e promuovendo tutte le iniziative di orientamento finalizzate all’approfondimento delle conoscenze e delle competenze in tali settori. Nel plesso di Miradolo Terme, gli alunni hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino Galileo Galilei attraverso i suoi esperimenti e le sue teorie. Grazie al metodo sperimentale, da lui ideato, e ad un simpatico gioco realizzato con un oroscopo, si è potuto comprendere come quest’ultimo non abbia nulla di scientifico, ma sia affidato alla sorte. Il Prof. Montagna ha proiettato sulla lavagna digitale delle frasi prese da un oroscopo di dicembre e ha chiesto ad ognuno dei presenti di rispecchiarsi in una di esse, ricordandosi cosa fosse successo in quel mese. Successivamente, ha abbinato ciascuna frase ad un segno ben preciso e – come volevasi dimostrare – solo per 9 persone su 58 c’è stata l’esatta corrispondenza con il segno zodiacale di appartenenza. Nella seconda parte della giornata, invece, si è affrontato un tema attuale, molto delicato, ovvero il gioco d’azzardo.

La Lombardia è tra le regioni italiane con il maggior investimento per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (fonte: Regione Lombardia). Apparentemente sembra che la matematica non abbia nulla a che fare con una roulette del casinò, eppure – ragionando in termini probabilistici – non è così. A questo punto è lecito chiedersi come, e in che modo, evitare di essere truffati. Si pensi alla roulette, per l’appunto. Ci sono 36 numeri, numerati da 1 a 36, metà neri e metà rossi. Verrebbe da dire che la probabilità di scommettere su un numero rosso e vincere sia del 50%. Nella realtà, le cose sono ben diverse. Infatti, c’è anche il numero 0 che abbassa la probabilità di vincita al 48,6% - avendo 18 casi favorevoli su un totale di 37 numeri. Ed è così che moltissime persone, ancora oggi, cadono in queste pericolose trappole, da cui – se non vengono aiutate tempestivamente - difficilmente riescono ad uscirne.