Lodi, immigrazione illegale: sequestro da 1,2 milioni di euro e 5 persone indagate

Favorivano la permanenza clandestina in Italia e falsificavano documenti di extracomunitari. I proventi illeciti venivano reinvestiti in attività economiche

Uno degli immobili messi sotto sequestro dalle Fiamme gialle lodigiane. La frode, per quanto ricostruito, era stata avviata fin dal 2015

Uno degli immobili messi sotto sequestro dalle Fiamme gialle lodigiane. La frode, per quanto ricostruito, era stata avviata fin dal 2015

Lucravano sul sogno di cittadini immigrati di trovare un’occupazione stabile in Italia, facendosi consegnare denaro in cambio della falsificazione dei documenti per poter ottenere l’agognato permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Ma i finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno indagato cinque presunti responsabili residenti nel Lodigiano con l’accusa di associazione per delinquere e, a vario titolo, per i reati di autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

Infatti, contestualmente, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) del Tribunale di Lodi per l’importo complessivo di oltre un milione e 205 mila euro, dopo aver ricostruito i flussi finanziari scaturiti da una indagine precedente della Questura di Lodi in merito al favoreggiamento della permanenza clandestina in Italia.

Dalle verifiche è appunto emerso che quattro presunti responsabili hanno trasferito, dal 2015 al 2021, somme di denaro di importo di oltre 608 mila euro su conti correnti intestati ad un quinto soggetto, il quale li ha impiegati, per circa 597 mila euro, nella compravendita, attraverso due sue imprese con sede all’estero, di macchinari industriali che venivano esportati dall’Italia.

ll Gip ha disposto l’applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo nei confronti dei cinque presunti responsabili, dell’ importo complessivo di oltre un milione e 205 mila euro, quale profitto derivante dagli illeciti contro il patrimonio mediante la frode riscontrata dalle indagini.

I Finanzieri del Gruppo di Lodi, inoltre, hanno proceduto ad una perquisizione nei confronti delle persone indagate, sottoponendo a sequestro quattro proprietà immobiliari (due delle quali dotate di box pertinenziale) collocate nella zona di Casalpusterlengo del valore complessivo pari ad oltre 463 mila euro, due lingotti d’oro da cinquanta grammi ciascuno, due orologi Rolex, la somma di 14mila e 750 euro in contanti e le disponibilità finanziarie su rapporti bancari per oltre 12 mila e 400 euro.