
CODOGNO (Lodi)
Sette impianti già autorizzati, di cui tre nella Bassa, e 29 richieste già presentate e in fase di via libera nella provincia di Lodi. Sono i numeri che emergono del bollettino regionale e che l’altra sera sono diventati materia di dibattito con l’interrogazione del gruppo di minoranza Codogno Insieme 2.0. La circostanza è di attualità, vista per esempio l’attuale battaglia che il Comune di Maleo e il Comitato cittadini stanno portando avanti contro l’impianto di biometano previsto a Cascina Nuova.
Ma vi sono anche altre realtà urbane a monitorare attentamente la situazione, come San Rocco al Porto. Tra le 29 richieste sul tavolo, sei riguarderebbero la Bassa, di cui una a Codogno e quattro a Casalpusterlengo. L’opposizione ha chiesto direttamente al sindaco Francesco Passerini in quale modo la città potrà essere interessata da questo fenomeno, ma il primo cittadino ha risposto che "al momento non c’è alcuna pratica depositata allo sportello unico del Comune".
Passerini ha ribadito che i Comuni non sono coinvolti nella linea autorizzativa: è la provincia l’ente che rilascia l’autorizzazione, come avvenuto a Maleo. "Ho incontrato il Comitato malerino mesi fa insieme al loro sindaco Giuseppe Maggi, che ha voluto subito coinvolgere le Amministrazioni vicine – ha detto Passerini – Occorre però una regìa d’insieme, una logica per avere una visione ampia e capire chi produce energia rinnovabile. Lodi sembra poter ospitare solo logistiche e impianti. Noi come Amministrazione abbiamo detto no di recente a una maxi logistica che voleva insediarsi sul nostro territorio: è la nostra linea d’azione. Sul biometano non abbiamo competenza, come detto ce l’ha la Provincia mentre al momento, al di là del sindaco di Maleo, non siamo stati coinvolti in ulteriori fronti comuni che si sono formati tra i Comuni nella Bassa.
"Sostenersi a vicenda su queste questioni è un impegno civico visto che non ci sono barriere e confini comunali per impedire odori, traffico e impatto ambientale – ha ribadito la consigliera comunale Rosanna Montani di Codogno Insieme 2.0 – Dobbiamo consolidare questa attenzione perché il Lodigiano è un territorio piccolo e il fenomeno ci sta interessando in maniera devastante".